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Inter-Juve, l’ultimo testa a testa è per Mancini

Il brasiliano nel mirino di entrambe, ma Moratti può spendere di più. Galliani offre tre giocatori al Parma per Gilardino. Scambio Abbiati-Pelizzoli. Van der Meyde passa al Monaco

Paolo Marchi

Per sognare, sono tutti liberi di sognare, nella circostanza Alberto Gilardino che piace tremendamente a tanti, a iniziare dal Milan che è ben lontano dall’arrendersi. Vero che la prossima nuova proprietà gialloblù avrebbe bisogno dei sui gol per volare sicura nel prossimo campionato di serie A dopo che lo stesso «Gila» ha evitato la retrocessione in B, ma il Diavolo ha un argomento importante per arrivare a vestire di rossonero il cannoniere. E non è solo la volontà del diretto interessato, che preferisce il Milan, ma anche quello che Galliani può offrire in cambio. Che non sono solo milioni, ma anche giocatori con cui fare la squadra a iniziare da Samuele Dalla Bona rientrato alla base dopo una felice esperienza a Lecce, possibile faro di centrocampo per il nuovo Parma. Con lui, il Milan può offrire anche Massimo Donati, centrocampista che ha appena brillato nel Messina, e il giovanissimo nazionale under 20 Calzolari, fresco reduce del mondiale di categoria.
Senza allontanarsi dai rossoneri, si sono incontrati in Sardegna, dove vacanzeggiano, Spalletti, neoallenatore della Roma, e Christian Abbiati per definire l’arrivo del portiere nella capitale, operazione che comporterebbe il passaggio di Ivan Pelizzoli a vice di Dida. Sempre la Roma conta di chiudere questa settimana per Placente, difensore a fine contratto con il Bayer Leverkusen. Nella capitale la famiglia Sensi può sognare, ma non spendere. Risultato pratico: può limitarsi a cercare di ingaggiare giocatori a fine rapporto. Non emozionerà la piazza, ma permette di evitare il crac.
E a proposito di vacanze sarde, sull’isolone caro ai vip della pedata c’è pure Hernan Crespo: il suo prestito al Milan da parte del Chelsea è finito e pertanto deve rinegoziare la sua posizione. L’argentino vuole rimanere a Milano per vincere la prossima stagione quello che gli è sfuggito in extremis in questa. In settimana dovrebbe esserci un incontro tra lui e Abramovich, un attaccante che chiederà al miliardario russo di rinnovare il prestito con i rossoneri senza tirarla ancora troppo per le lunghe.
E se la Roma gioca in difesa perché non ha benzina per muovere all’attacco, questa dovrebbe risultare la settimana di fuoco attorno a Mancini, il centrocampista, non il tecnico. A Mancini Roberto piace Mancini Alessandro, brasiliano, che piace tanto tanto pure a Capello Fabio, juventino e neo-campione d’Italia. Sarà un testa-a-testa combattuto quello tra le due società perché Massimo Moratti può spendere più della Signora bianconera che quando si muove sul mercato lo fa con un occhio sempre puntato al bilancio. Vietate le pazzie. Quando si mette in testa una cosa, di norma la Juve la fa, magari con pazienza, magari dando l’illusione di essere ferma, ma un giorno, oplà, eccola con il trofeo in mano, trofeo nel senso di preda di caccia. Capello vuole Mancini per rafforzare il centrocampo, perché con il sud-americano potrebbe spostare Camoranesi al centro a correre per Emerson, affidando la fascia esterna destra al giallorosso, già valorizzato alla grande nella capitale dallo stesso Capello.
Quanto al mercato nerazzurro, è attesa a giorni la firma di Andy Van der Meyde per il Monaco. Il procuratore dell’olandese, Chiel Dekker, avrà forse già oggi un incontro nel principato con il vicepresidente della società monegasca Gerard Brianti. Van der Meyde, il cui contratto con l’Inter è tutt’altro che in scadenza perché valido fino al giugno 2007, è corteggiato dal tecnico Deschamps, avvantaggiato su Roma e Benfica. Per l’Inter pronti 5 milioni di euro. In settimana, sempre a livello vincitori della coppa Italia, il sì, sarebbe ormai ora, per Solari e Samuel del Real Madrid.

D’accordo i due numeri uno Perez e Moratti, si tratta di vincere le ultime perplessità di Samuel, che non teme certo per il suo ingaggio, 3,8 milioni di euro, ma che, piuttosto, nutre qualche perplessità a lasciare Madrid perché vi ha in pratica acquistato casa e non vorrebbe rimetterci.

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