LInter non parla. Branca fa: «Ditemi voi perché?».
Settimana pesante, fisicamente e psicologicamente che finisce al 49 del s.t. quando la palla calciata da Inler si stampa sulla traversa dopo la deviazione di Stankovic. Una parabola interminabile che toglie il fiato ma è un legno e lInter torna a correre. Non sarebbe stata una beffa oltre lo scadere perché il secondo tempo è dei friulani, e dopo lora di gioco lInter si ferma. Ma fino a quel punto la potenza della squadra nerazzurra aveva creato una voragine tra lei e il resto del campionato con tre gol belli e diversi, dalla distanza Balotelli, di potenza Maicon, di testa Milito. In mezzo due punizioni sempre dalla sinistra dellimmobile Handanovic che sfiorano il palo di destra della sua porta, Sneijder a giro, Balotelli di potenza. Gara fondamentale, di carattere. In tribuna con Mourinho squalificato accanto al fido Josè Manuel Ferreira de Morais, ci sono Muntari, Cambiasso, Samuel e Cordoba, squadra rivoluzionata sul prato, la sorpresa è Thiago Motta centrale difensivo, grande rischio perché lex genoano si perde, va costantemente soccorso e costringe Lucio a ripetere la prestazione superba di mercoledì con il Chelsea. Risveglio di Maicon che mette a soqquadro, cè Mariga dal primo minuto e sono brividi, Stankovic solo muscolare, Balotelli strepitoso. Da segnalare il tridente vero, il lavoro di Zanetti e Sneijder, Milito al 15° gol stagionale. Poi tanta Udinese. Parte forte con Di Natale-Pepe e rientra in partita con un tempo da giocare.
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