nostro inviato a Matera
Contrappasso telefonico-giudiziario per il pm catanzarese Luigi De Magistris. Dopo aver intercettato il ministro Mastella e spulciato tra i tabulati telefonici del premier Prodi e del vicepremier Rutelli, il magistrato che sta facendo tremare il governo è finito a sua volta intercettato. Il nome del titolare dellinchiesta Why Not che a giorni chiederà al Parlamento lautorizzazione a utilizzare centinaia di telefonate del presidente del Consiglio, si materializza qua e là scorrendo gli atti di un procedimento penale avviato dalla procura di Matera (su denuncia del senatore Emilio Buccico di An) inerente unipotesi di associazione per delinquere finalizzata alla diffamazione a mezzo stampa che vede indagati cinque giornalisti e un capitano dei carabinieri, Pasquale Zacheo.
Questultimo, in tandem con De Magistris, è lartefice di unaltra inchiesta delicatissima su unaltra presunta confraternita criminale che agirebbe indisturbata da anni in Basilicata. Confraternita di cui farebbero parte anche alcune toghe di quella stessa procura che ha ordinato lintercettazione dellutenza dellufficiale vicinissimo a De Magistris nonché la perquisizione della sua abitazione e dellufficio in caserma: tra i magistrati iscritti a Catanzaro sul registro degli indagati figurano nomi eccellenti dellufficio materano, come il procuratore generale Tufano e il procuratore capo Giuseppe Chieco.
Intercettando il capitano, dunque, la procura di Matera ha indirettamente intercettato il Pm che indaga su Prodi come sulle toghe in Basilicata. Lo stesso Zacheo, al momento della perquisizione, attraverso i poliziotti che gli sequestrano il sequestrabile ha fatto presente al magistrato delegato che un siffatto modo di procedere rischiava di «apportare vantaggio a persone su cui sto conducendo apposite attività di indagine».
Quanto al Pm di Catanzaro si spiattella, nero su bianco, una sua conversazione con lufficiale dellArma perquisito. «Di rilevante significatività - scrive la procura di Matera - si rivela la conversazione, intercettata il 28 maggio 2007, intercorsa tra il capitano Zacheo e il sostituto procuratore della Repubblica, dottor Luigi De Magistris, nel corso della quale è ravvisabile un atteggiamento fortemente astioso del capitano nei confronti del procuratore Chieco». Il Pm che ha ordinato la perquisizione e lintercettazione di Zacheo, suo malgrado, si ritrova tra i piedi unipotesi di reato che riguarda un suo diretto superiore.
Tra le conversazioni intercettate con De Magistris e il capitano dei carabinieri si parla spesso dellex sindaco di Scanzano Jonico, Mario Altieri, che si sarebbe detto disponibile a fare rivelazioni choc a Catanzaro. Il 28 maggio 2007, alle ore 9.57, il Pm telefona al capitano. Una seconda chiamata arriva alle 21.08. Entrambe le conversazioni riservate vengono integralmente riportate in atti. I testi finiscono a disposizione delle parti, ampi stralci prossimamente andranno in edicola.
gianmarco.chiocci@ilgiornale.it
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