«Quando sono nate, le agenzie per il lavoro potevano trattare esclusivamente lavoro temporaneo. Ora possono offrire a lavoratori e aziende supporto a 360 gradi: dalla ricerca di impiego (anche nella formula tempo indeterminato) alla formazione professionale, dallorientamento aziendale alla consulenza per laccesso agli ammortizzatori sociali».
Marco Ceresa, ad di Randstad Italia, agenzia per il lavoro. La legislazione recente, soprattutto lultimo pacchetto anti-crisi, ha ampliato il ruolo delle Apl nel mercato del lavoro. Cosa fate di questo nuovo «potere»?
«Le sfere di competenza e di attività si sono allargate, ma gli obiettivi sono i medesimi: garantire continuità di reddito ai lavoratori e indirizzare forza lavoro verso le aziende. Certo la crisi ha reso difficile soddisfare il primo punto: cè meno richiesta di prodotti e servizi e le imprese assumono meno».
Quindi?
«Da un lato, sulla base di analisi particolari, indirizziamo il lavoratore verso gli strumenti di integrazione del reddito che la sua specifica condizione permette di usufruire».
E dallaltro lato?
«Questi periodi vanno investiti nella formazione, che noi eroghiamo attraverso corsi che vengono finanziati anche dai fondi interprofessionali. Cerchiamo di fornire alle persone competenze specifiche di buona spendibilità alla ripartenza del mercato».
Ma un lavoratore di non elevata professionalità, e che magari abbia superato la soglia dei 50 anni, quante possibilità ha di trovare un nuovo impiego?
«Con competenze utili, non poche. Una considerazione: la bilancia demografica italiana è in passivo da anni, sono più quelli che vanno in pensione delle nuove leve; per i nostri imprenditori assumere persone mature non è certo un tabù. E i lavoratori con esperienza pluriennale, anche se in mansioni non specialistiche, portano un valore aggiunto particolare».
Quale?
«Sanno dare stabilità a un gruppo. Mantengono i piedi per terra quando le cose in azienda vanno bene e non si abbattono quando gli affari hanno un tonfo».
Un tonfo come quello che i mercati stanno vivendo oggi. Fino a quando durerà?
«Non posso, né saprei, dirlo. Ma nelle ultime due settimane il calo delle richieste ai nostri uffici, costante negli ultimi tre mesi, si è arrestato. Un segno positivo».
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