Come si può definire Matteo Renzi in una parola che ne riassuma la teoria, la prassi e lo stile? Pischello. Lui è un pischello, si muove da pischello, si veste da pischello, parla da pischello, pensa da pischello, ha aperto una pischelleria a Palazzo Chigi. Pischello a Roma vuol dire ragazzo, ma non solo. Il pischello è giovane per statuto ontologico e movenze; ha una sua camminata, un suo modo di fare e di scherzare, un misto di imperizia e spavalderia, di candore e malizia tardo-adolescenziale, un'allegra inavvertenza alle conseguenze.
Quando vedi Matteo con le mani in tasca, pantaloni stretti e giacchetta stretta, capelli pischellati, smanettare sugli smartphone e i tablet, il modo di muoversi lievemente buffo e burattinesco, sfruttando l'assonanza con bischero e pinocchio, lo riconosci come il top model del pischello. Lui ci mette la faccina. Quando fiorentineggia ti sembra un personaggio neodantesco, tipo Buonconte da Montefeltro: ecco Pischello da Pontassieve. In che girone lo trovate? Non so, si sposta continuamente; pischello sta pure per girovago, spiega la Treccani. O tosco che per la città del foco vivo te n'vai così parlando lesto...
Lui sta ai vecchi leader come la telefonia mobile sta a quella fissa. Ha un contratto che può parlare senza limiti.
Il pischello è stato assunto come accompagnatore di una vecchia inferma di nome Italia. Riuscirà il Pischello a farla camminare veloce senza farle spezzare il femore? Che non sia solo un pesce d'aprile per il nostro Grasso Senato, gemello omozigote della Camera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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