Ma dove è finita quella cosa lì?

L'Italia s'infogna in caduta libera ma dove si è cacciata quella cosa lì, di cui non ricordo il nome, che dovrebbe difendere la sovranità nazionale e popolare, politica e monetaria del nostro paese?

L'Italia s'infogna in caduta libera ma dove si è cacciata quella cosa lì, di cui non ricordo il nome, che dovrebbe difendere la sovranità nazionale e popolare, politica e monetaria del nostro paese? In quale anfratto s'è imbucata quella cosa lì che dovrebbe affermare il senso dello Stato, non lo statalismo, la sua dignità e il suo dominio per esempio rispetto al fiscal compact? Che fine ha fatto quella cosa lì che dovrebbe tutelare la lingua italiana contro chi vuol rendere obbligatoria come prima lingua all'università l'inglese? Dove diavolo è finita quella cosa lì che dovrebbe reagire col cuore, la mente e la parola al degrado e alla decadenza etica, estetica e morale, per non dire religiosa, e alla riduzione della famiglia ad un'unione come le altre? E dove si è nascosta quella cosa lì in tema di memoria storica e difesa dei beni culturali, delle nostre tradizioni e del marchio italiano? Non so se questo sentire sia maggioritario nel nostro paese, come lo era un tempo, seppur tra mille cadute, silenzi e contraddizioni; ma so che in ogni paese c'è una forza che rappresenta queste istanze e difende questi valori, con un cospicuo seguito. E non riduce tutto a una questione di voti e seggi o di soldi, indici e spread.

Forse è stanca e stressata, e la capisco, è dispersa e frantumata, non ha visibilità; forse ha paura dell'ignoto e dell'impresa, oppure s'è messa comoda e accucciata, ciascuno si para le chiappe sue; però così sparisce. Forse ha perso il capo, ma più nel senso della testa. Eppure questo è il tempo suo.

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