E in tutta questa bolgia di crolli e sciagure, dove sono finiti gli intellettuali, un tempo guide, ispirati e ispiratori? Sono finiti all'inferno, divisi in gironi.
Nel girone dei permalosi ci sono i Cattivi Maestri, come quelli che soffiano sul fuoco della violenza e della rivolta antiTav, antiCav, antitutto, come ai bei tempi di Lotta continua o malgrado il loro pensiero debole.
Nel girone dei plagiatori ci sono quelli che copiano intere pagine altrui ma nessuno li scalfisce perché sono patrimonio della Repubblica e passano per guru in veste di filosofi, letterati e predicatori.
Nel girone dei falsari ci sono gli accademici che fanno i concorsi truffa per nominare i professori fuffa e premiare i testi muffa, e sono tanti nelle università, nei premi letterari, nelle redazioni, perfino tra i saggi della Repubblica.
Nel girone dei presuntuosi, ci sono i palloni gonfiati, i monumenti viventi della cultura che scrivono banalità ma passano per classici, che a ogni starnuto, devotamente rilegato e recensito, vengono scambiati per Dante, Platone o Leonardo. Vi risparmio i gironi affollati dei faziosi atavici, dei cortigiani organici, degli invidiosi cronici, dei vanitosi frivoli, degli autocertificatori di nullità che reputano superfluo il loro stesso ruolo d'intellettuali...
Non è solo
colpa dell'ignoranza saccente, della tv demente e della volgarità di massa se gli intellettuali rispecchiano il vuoto cinico dei tempi. Ci sono troppe teste in giro che ci fanno rivalutare i piedi, le natiche e le zampe.