Elogio (un po’ sessista) della fata renzina

O Renzi, però non vale. Non puoi avvalerti per le trattative sulle riforme di una come Maria Elena Boschi. È un colpo basso, un'arma impropria

Elogio (un po’ sessista) della fata renzina

O Renzi, però non vale. Non puoi avvalerti per le trattative sulle riforme di una come Maria Elena Boschi. È un colpo basso, un'arma impropria. È troppo bella per essere vera, non è possibile discutere con lei, si resta ammaliati dal suo volto, i suoi occhi, il suo sorriso, perfino il suo cognome ti fa sognare d'imboscarti con lei. Non si negozia in condizioni di parità e nel pieno possesso delle facoltà mentali. Cosa possono fare il povero Verdini o il tapino Quagliariello davanti alla fata turchina? E non voglio neanche pensare a Berlusconi. Le concedi tutto quel che vuole nella trattativa, per galanteria o per marpioneria, per strapparle un sorriso o un nuovo appuntamento, seppure di lavoro. Se parla d'elezioni tu pensi a Miss Italia, se lei vuole il doppio turno tu glielo dai, anche col casquet, se non ama le preferenze non le ami neanche tu, se ti chiede il vincolo di mandato tu ti fai vincolare, se vuole sopprimere la doppia camera tu pensi nella tua mente bacata che una camera può bastare e se vuol rivedere il porcellum chissà che film ti fai nella testa e ti lasci imporchettare. La ragazza può dire anche banalità, ma non sei in grado di capirlo perché cadi in trance erettorale.

Come fai a inveire contro i politici se si presenta una come lei? Come fai a gridarle «vai a casa», senza sussurrarle che intendi a casa tua? Complimenti sessisti? Ovvìa, quando una è così bella te li tira, sarebbe da ipocriti negarlo. Non vi chiedo come ha fatto Grillo con la Boldrini cosa fareste in auto con lei, perché sono geloso.

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