Adesso si clonano pure i biglietti del treno

Adesso si clonano pure i biglietti del treno

Il mercato del falso non ha confini: a partire dai più «tradizionali» orologi, passando per i biglietti ferroviari fino ad arrivare ai profilattici, praticamente tutto viene «copiato» e immesso illegalmente in commercio. Solo nei primi sette mesi di quest'anno la Guardia di Finanza ha sequestrato 53 milioni di prodotti contraffatti, denunciato 6mila responsabili, arrestato 94 persone sospettate di essere affiliati a organizzazioni criminali dedite al falso, il 41% dei quali italiani. Se questa mole di «falsi» fosse stata venduta avrebbe fruttato oltre 2 milioni di euro al giorno. La cifra rende bene l'idea di quale sia il giro d'affari della contraffazione, che mette in circolo merce di nessuna qualità, spesso pericolosa per la salute o l'incolumità dei consumatori, e rappresenta, inoltre, un canale che alimenta altri reati: evasione fiscale e contributiva, riciclaggio, sfruttamento dell'immigrazione clandestina e del «lavoro nero» che, in alcuni casi, è al limite della schiavitù. Con le oltre 7.300 operazioni di controllo del territorio e le indagini anticontraffazione effettuate dalle Fiamme Gialle - in media 35 al giorno - sono stati tolti dal mercato 28 milioni di «tarocchi», 22 milioni di prodotti pericolosi e 3 milioni di falsi Made in Italy. Oltre il 90% dei sequestri è stato portato a termine sul territorio, fuori dai punti di approdo delle merci, quali porti e aeroporti. Nel dettaglio sono stati bloccati 15 milioni di capi e accessori di abbigliamento, 18,5 milioni di giocattoli, 15,5 milioni di beni di consumo e 4 milioni di prodotti elettronici.

Il falso corre anche su internet: è il caso di un sito specializzato in prodotti hi-tech, troppo a buon mercato per essere doc, che vendeva tablet, smartphone e accessori per auto con marchi Apple, Htc e Nokia. Tutto falso, ovviamente.

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