Alcoa, scontro tra operai e forze dell'ordine a Roma

Più di 400 operai dello stabilimento sardo di Portovesme protestano contro la chiusura. Passera: "Massimo impegno". Scontri in piazza

Alcoa, scontro tra operai e forze dell'ordine a Roma

Si apre il tavolo sulla vertenza Alcoa. E il clima non è tra i più semplici. Il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera ha sottolineato "il massimo impegno" suo, del sottosegretario De Vincenti e del ministero, ha ribadito: "Stiamo facendo il massimo per facilitare la trattativa", ma il dialogo non sarà facile e, soprattutto, "non è garantito il risultato".

I lavoratori della Alcoa di Portovesme protestano contro la multinazionale statunitense dell'alluminio, che sembrerebbe intenzionata ad abbandonare il sito sardo. E protestano pure contro il ministro, colpevole - secondo loro - di aver dedicato solo 10 minuti alla discussione con i rappresentanti.

Gli operai arrivati dalla Sardegna sono più di 400. Aspettano il risultato dell'incontro tra governo, azienda e sindacati. Si fanno accompagnare anche dai sindaci. "I sindaci venuti a Roma sono 20, venti comuni a rappresentare una provincia, quella di Carbonia Iglesias che ne conta 21", commenta Giuseppe Pisano, vicesindaco di Sant'Anna Arresi, come a voler sottolineare che la protesta in atto coinvolge un'intera area della Sardegna e non è solo una vertenza di pochi.

In segno di protesta, gli operai hanno bruciato le tessere elettorali sotto il Ministero dello Sviluppo e lanciato alcuni petardi. Nel corso della mattinata si sono verificati scontri tra i manifestanti e le forze dell'ordine. Sono volate bastonate e manganellate. Qualcuno ha dato fuoco a una bandiera italiana, gesto subito sconfessato dalla maggior parte dei manifestanti. Una decina di manifestanti ha però continuato a far esplodere petardi e bombe carta, lanciando oggetti contro l'ingresso del dicastero e tentando di forzare il blocco delle forze dell'ordine.

Durante il tavolo con le parti in causa, il ministro Corrado Passera ha ribadito che si dovranno "studiare tutti i modi possibili per intervenire sui costi energetici", a patto di restare "sempre nell’ambito delle normative europee per non avere risposte negative da Bruxelles".

Tre le leve sulle quali si potrebbe agire: "il contesto infrastrutturale, e su questo c’è l’impegno forte della

Regione Sardegna. Il tema dell’aumento della produttività. Il tema dell’energia, sul quale non bisogna commettere errori". E la tempistica di disimpegno dell'Alcoa, sulla quale Passera ha garantito il suo impegno.

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