Alfano sul governo: "Il rinvio a giudizio di Berlusconi non influirà"

Il vicepremier rassicura sulla tenuta dell'esecutivo. Domani vertice Pdl sulla legge di Stabilità

Alfano sul governo: "Il rinvio a giudizio di Berlusconi non influirà"

Le ultime vicende giudiziarie che hanno coinvolto Silvio Berlusconi, con il rinvio a giudizio deciso a Napoli, non avranno "influenza diretta sul governo", ma questo non toglie che Berlusconi sia "vittima di una persecuzione giudiziaria durata venti anni".

A dirlo è il vicepremier, Angelino Alfano, che ha rassicurato sul fatto che i processi del Cavaliere non interromperanno l'attività dell'esecutivo. Domani un vertice riunirà i capigruppo a Camera e Senato, Brunetta e Schifani, con i capigruppi delle commissioni Bilancio, i ministri e i sottosegretari del Pdl. A tema la risposta del partito alla legge di Stabilità.

Lasciando il summit del Partito popolare europeo (Ppe) a Bruxelles,

Alfano ha tracciato le linee per il futuro del partito: "Il nostro obiettivo - ha detto - è ricostruire il grande centrodestra italiano", sul modello "della Casa delle Libertà del 2001 e del Polo della Libertà del 1994".

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