Al giorno d’oggi tutto può risultare sessista, lo sappiamo. Sessismo ovunque, anche in una banale fotografia. Basti pensare a quanto accaduto negli ultimi giorni a Fossano in occasione della quarantacinquesima edizione della Mostra nazionale dei bovini della razza Piemontese. Ebbene, l’immagine scelta per il manifesto è lo zenit del sessismo. O almeno questa è la versione della sinistra locale. Il motivo? La fotografia ritrae un’allevatrice – “un’attraente ragazza” – e un toro sulla “sabbia”. Un messaggio ritenuto “inappropriato” e appunto “sessista”, riporta La Stampa.
Una polemica surreale, ma non è mica finita qui. Perché la foto è stata scelta proprio dall’allevatrice, la presunta vittima di sessismo. La conferma è arrivata dal sindaco Dario Tallone: “L’immagine non è costruita, ma è naturale. È stata scelta da Anaborapi, Arap, insieme al Comune e soprattutto da Alessia Bologna, la bella ragazza fotografata mentre controlla un toro per il naso, allevatrice e neo sposa di Cristopher Dalmasso, fratello di Elia che è presidente Arap. Un regalo, una sorpresa ai novelli sposi, fatta dagli allevatori e dalle associazioni di categoria”.
L’allevatrice “non è sulla spiaggia, ma su un ring” ha aggiunto il primo cittadino, esponente della Lega: “Quella non è sabbia, ma segatura e il toro che trascina è Bigbeng, di proprietà della famiglia Dalmasso, un campione internazionale. Secondo voi è inappropriata la foto di un’allevatrice che riesce a governare un toro di 14 quintali a una mostra bovina, come faccio io con Briciola al guinzaglio? Chiedete di proporre l’immagine della donna nei contesti professionali in cui si trova ad operare? Quindi deve avere la gobba, gli stivali, un abito sporco? Cercate voi di superare gli stereotipi”. Tallone ha poi concluso il suo intervento così: “Abbiate il coraggio di chiedere scusa ad Alessia, a tutte le donne che lavorano in agricoltura, agli allevatori e alle associazioni, tutti molto delusi dal vostro modo sinistro di fare politica. I fossanesi non meritano questa becera pubblicità. Vergognatevi”.
E l’opposizione? Ha rilanciato. “Ci siamo chiesti, in una mostra dove i protagonisti sono i bovini, perché affiancare l’immagine di una ragazza a quella del muso di un toro. Questo è inappropriato. La comunicazione visiva di un ente istituzionale ha responsabilità che contribuisce a costruire modelli e percezioni. Anche noi abbiamo ricevuto proteste. Fossano non può veicolare immagini che abbiano un messaggio sessista” l’intervento di Mirella Brizio, ribadendo il concetto di sessismo. Polemiche proseguite anche da Paolo Lingua e Lorenzo Cassine del Pd, Simona Ballario e Simone Chiapello. La maggioranza ha invece sostenuto il sindaco: Giorgio Bergesio ha ricordato che ogni anno sui manifesti c’è una foto di un allevatore o un allevatrice con il bovino di riferimento, rimarcando la natura strumentale della polemica.
Sulla vicenda è intervenuto anche Giuseppe Cruciani nel corso de "La Zanzara": “Mi giunge notizia che in una fiera del bovino ci sono state accuse di sessismo perché una allevatrice si è fatta una foto con un toro. È stata accusata di sessismo. Avete rotto il c..., lei ha scelto di fare quella foto, non le rompete il c...".