RomaAlba da Far West a Roma. Ieri mattina il tranquillo quartiere di Spinaceto è stato teatro di una sanguinosa sparatoria durante la quale un rapinatore, ex boss della Banda della Magliana, è morto e altri due sono rimasti gravemente feriti. Linferno si è scatenato alle 5 quanto tre malviventi hanno tentato il «colpaccio» ai danni di due fratelli gioiellieri, che hanno reagito facendo fuoco.
I due commercianti, Luca e Andrea Polimadei, di 31 e 36 anni, che gestiscono un negozio «Compro Oro» al Prenestino, stavano uscendo dal garage della loro abitazione, in Largo Guido Buzzelli, diretti a una fiera allestero. I banditi sicuramente erano a conoscenza del fatto che i gioiellieri avessero nellauto una valigetta con preziosi del valore di 75mila euro. E sono partiti allattacco. Pistole alla mano con il colpo in canna, a bordo di un furgone hanno seguito la macchina per qualche metro, poi lhanno speronata, bloccando lo sportello di uno dei due negozianti. Laltro, alla vista delle armi, è sceso e ha cominciato a sparare con un revolver per difendersi. Ha fatto fuoco centrando uno dei malviventi, che è morto sul colpo, mentre un altro, 44 anni, romano con diversi precedenti, è stato raggiunto da un proiettile al collo e per questo è stato operato durgenza in ospedale. Anche il gioielliere è rimasto ferito a una mano. Il terzo malvivente, invece, è stato colpito ma è riuscito a fuggire. È stato però rintracciato qualche ora dopo dagli uomini della Squadra mobile che lo hanno scovato allospedale Cto, dove poi è stato sottoposto a intervento chirurgico. Stefano Pompili, questo il nome del malvivente, 50 anni, per giustificare la ferita aveva raccontato ai medici di essere rimasto coinvolto in una lite sotto casa. Ma il colpo coincideva perfettamente con uno di quelli sparati durante la rapina. Luomo, originario di Bellegra, era già stato arrestato già nel 1999 in un giardino pubblico di Roma, perché ritenuto responsabile dellomicidio di un gioielliere nel 1992 durante una rapina a Firenze.
Per i due rapinatori sopravvissuti alla sparatoria, e attualmente in ospedale, scatterà a breve la misura restrittiva. Inoltre il furgone con cui hanno tentato lassalto era rubato e per questo verranno anche denunciati per ricettazione. Il complice morto, invece, era Angelo Angelotti, 62 anni, nome noto nella storia della «Banda della Magliana» per aver partecipato allomicidio di Enrico «Renatino» De Pedis, il numero uno dellorganizzazione criminale, assassinato per un regolamento di conti su ordine dei suoi «vecchi amici» il 2 febbraio del 1990 e attualmente seppellito a SantApollinare. Per concorso in omicidio Angelotti venne condannato a 15 anni.
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