È un reato penale, previsto dall'articolo 544-ter. Eppure in Italia sono migliaia gli animali vittime di violenza: picchiati, dopati, abbandonati, uccisi. È in costante aumento il numero di denunce per reati contro gli amici a quattro zampe, rivela il rapporto Zoomafia 2013 della «Lega antivivisezione», alla sua quattordicesima edizione.
Un dossier che ha analizzato i dati provenienti da 105 Procure italiane ordinarie e ventidue minorili su un totale, rispettivamente, di 165 e ventinove. Con risultati sorprendenti: sono 6245 i fascicoli aperti nel 2012. Ventiquattro, in media, al giorno, uno ogni ora, per un balzo del quindici per cento a fronte del 2011.
Le corse clandestine di cavalli e le truffe nell'ippica, il business dei canili e il traffico di cuccioli, il contrabbando di fauna e il bracconaggio organizzato, le macellazioni clandestine e l'abigeato, la pesca di frodo e le illegalità nel comparto ittico, i combattimenti tra cani e l'uso di animali a scopo intimidatorio o per lo spaccio di droga, i traffici di animali via internet e la zoocriminalità minorile. «Ciò non significa però che la risoluzione del problema sia vicina, anzi. Siamo ancora lontani da un'adeguata risposta repressiva», spiega Ciro Troiano autore dello studio.