Le prime dieci sono le stesse dello scorso anno, ma il loro ordine è diverso, e segna un cambiamento non da poco: dopo tredici di leadership incontrastata la Coca Cola non è più al primo posto nella classifica dei Best Global Brands, i cento marchi di maggior valore mondiale. Per la prima volta è stata superata dalla Apple che, pure orfana del guru Steve Jobs, conquista il primo posto, e da Google, che si aggiudica la medaglia d'argento, nella graduatoria stilata, dal 2000, da Interbrand, colosso della consulenza specializzato in analisi e valutazione dei brand.
L'elenco considera solo marchi di livello globale, presenti in almeno tre continenti e con una buona fetta del fatturato generato fuori dal Paese di origine. Brand il cui profilo è riconosciuto dal grande pubblico, ed è per questo che la classifica annuale è interessante: è un colpo d'occhio su come il marchio viene percepito, misura il valore anche nel senso del suo appeal, indica insomma cosa fa tendenza.
Per esempio dalla posizione uno alla dieci ben otto marchi (oltre a Apple, Google e Coca Cola, Ibm, Microsoft, General Electrics, McDonald's e Intel) sono Made in Usa. Gli altri due, Samsung (ottava posizione) e Toyota (decima) sono asiatici. Estremo occidente ed estremo oriente, vi dice nulla? Sette dei primi dieci brand sono legati al mondo della tecnologia. Come lo è Facebook, new entry nel 2012 che quest'anno ha fatto un balzo in avanti di 43 punti percentuali, piazzandosi a metà, in 52esima posizione. L'altro exploit lo firma un altro tecnologico come Amazon, 28esimo marchio sui 100 di maggior valore(+23 per cento rispetto all'anno precedente).
Lo scivolone più evidente è di un marchio da tempo in difficoltà: Nokia (la cui divisione cellulari è stata acquisita proprio a inizio settembre da Microsoft) precipita dalla posizione 19 alla 57. Perdono diversi punti in classifica anche Morgan Stanley e Nintendo.
Ma, in generale, i brand dell'hitech dominano nella parte alta della classifica, ed è forse un elemento in grado di spiegare la discesa del canale musicale Mtv, che scivola di undici posizioni.
E gli italiani? Pochi, e nella parte bassa dell'elenco: Prada è 72esima - ma è salita di 12 posizioni - e Ferrari è 98esima (un passo avanti rispetto al 2012).
Allargando il campo visivo all'Europa, troviamo i marchi automobilistici tedeschi Mercedes Benz e Bmw all'11esimo e 12esimo posto in classifica (più sotto, al 51esimo, Audi, mentre Porsche è 64esimo), i brand della moda francese Louis Vuitton ed Hermés rispettivamente in 17esima e 54esima posizione, mentre H&M, simbolo del fast fashion svedese, è al 21esimo posto. Meglio del connazionale marchio di mobili che arreda le nostre case, Ikea, (26esimo posto), e del concorrente spagnolo Zara (36esimo).
La maison ex italiana Gucci (ora di proprietà del gruppo francese Kering) è 38esima, l'altra ex italiana acquistata Oltralpe Danone è 49esima. Al 56esimo posto il brand svizzero Nestlè.
Altro elemento spia di un certo predominio americano: le banche.
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