Politica

La base Pd si rivolta contro la staffetta

Sui social esplode la protesta dei militanti, che chiedono a Renzi di non salire a Palazzo Chigi. Ma Nicodemo, responsabile comunicazione, tuona: "Sono grillini infiltrati"

I commenti più popolari al post che sulla pagina Facebook del Pd annuncia la direzione nazionale di oggi
I commenti più popolari al post che sulla pagina Facebook del Pd annuncia la direzione nazionale di oggi

Mancano ormai pochi minuti alla direzione nazionale del Pd che dovrebbe stabilire le sorti del governo - e forse dell'intera legislatura - e tutti gli occhi sono puntati sul segretario Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze si deciderà ad accettare la poltrona di presidente del Consiglio? Nel frattempo, la suspence è interrotta da commenti di vario tenore, e non tutti favorevoli, ai tentennamenti democratici. E, posto che Renzi ha chiarito di non voler prendere una posizione ufficiale se non nella sede della Direzione, le critiche più aspre giungono proprio dalla stessa base piddì.

Mentre il centrodestra apre all'ipotesi di una staffetta con Enrico Letta, e persino la Lega ha dichiarato di non avere alcuna pregiudiziale, le reazioni dei militanti democratici non nascondono scetticismo e delusione per l'ipotesi, ventilata da più parti, di un esecutivo Renzi. Al segretario che ieri pomeriggio dichiarava su Facebook "Leggo ricostruzioni, ipotesi, idee sul futuro del Governo. Quello che devo dire io, lo dico a viso aperto, domani (oggi per chi legge, ndr), in direzione", gli utenti hanno chiesto a gran voce di rinunciare alla staffetta a Palazzo Chigi. "Renzi mi sta deludendo aveva cominciato bene e adesso vuole la poltrona non fatevi la guerra fra di voi, ci ripensi", scrive Alessia, mentre Gabriella chiede di andare al voto subito dopo aver approvato la legge elettorale. Tra chi chiede un programma che coinvolga di più i cittadini e chi invoca l'investitura popolare, non mancano i catastrofisti (Anna scrive "Bravo Renzi, sei sulla strada buona per far scomparire definitivamente il PD.")

Polemiche che rieccheggiano anche tra gli stessi parlamentari democratici: Pippo Civati, ex compagno di corrente e poi sfidante di Matteo Renzi alle primarie di dicembre, ha pubblicato sul proprio blog un post dal titolo "Coerenzi", in cui sono raccolte tredici dichiarazioni del segretario che promettono sostegno al governo Letta ed escludono ogni ipotesi di staffetta. Lapidario il commento di "Pippo": "
A molti renziani della prima ora non piace la staffetta. E ti credo." Sulla pagina Facebook ufficiale del partito i commenti più popolari sono molto simili alle considerazioni di Civati, con lunghi elenchi di dichiarazioni in cui Renzi assicura che non andrà mai al governo se non ce lo mandano gli italiani nei seggi elettorali. Molti "likes" raccoglie anche il commento di Pietro, che scrive "no grazie non partecipo al vostro funerale", e c'è anche chi, pur ammettendo di aver votato il sindaco di Firenze alle primarie, preferirebbe continuare con Enrico Letta. Le polemiche sono cresciute di tono al punto tale che è intervenuto Francesco Nicodemo, responsabile comunicazione dei democratici, che ha cercato di buttare acqua sul fuoco dichiarando: "Si tratta solo di fake e troll grillini, profili fasulli usati strumentalmente per incidere nel dibattito sul web."

Perplessità e ironia ha suscitato invece l'iniziativa della pagina "Partito Democratico Web", che questa mattina ha postato una vignetta di Giannelli ripresa da Il Corriere della Sera: prima Renzi assicura "Mai al governo con il centrodestra", "Mai contro Letta", "Mai senza il voto popolare", e poi conclude quasi sorpreso "È già arrivato il momento, chi l'avrebbe mai detto!" Su tutto, campeggia la didascalia principale, emblema di una politica gattopardesca: "Mai dire mai". Inutile dire che i militanti non l'hanno presa bene.

E di certo non ce l'avevano con Giannelli.

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