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Da Avs a Rifondazione comunista: per la sinistra è colpa del governo

Raffica di critiche contro l'esecutivo dopo il corteo pro-Aska. Secondo i rappresentanti delle opposizioni, è colpevole di voler cercare lo scontro per "azzerare la politica"

Da Avs a Rifondazione comunista: per la sinistra è colpa del governo
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Torino messa a ferro e fuoco? Colpa del governo. Dal centrodestra, lo sdegno per i disordini durante il corteo pro-Askatasuna è unanime, ma da sinistra si sollevano cori di accuse proprio contro l'esecutivo.

“Il governo oggi a Torino ha ottenuto esattamente quello che ha ricercato con determinazione di miglior causa: la trasformazione della manifestazione, a cui ho partecipato con i compagni e le compagne di rifondazione, e del conflitto sociale in generale in un problema di ordine pubblico", ha commentato Paolo Ferrero, segretario provinciale di Rifondazione Comunista. "Mentre la destra cerca lo scontro per azzerare la politica, il sindaco Lo Russo con il suo fare pilatesco e altalenante è incapace di indicare una strada alternativa a quella voluta dal governo. A Torino come in tutta Italia si evidenzia sempre più la necessità di costruire una alternativa, una politica che fuori dalla gabbia del centro destra e del centro sinistra, sia in grado di ricostruire una prospettiva politica al conflitto sociale, sbarrando la strada alle politiche repressive come a quelle guerrafondaie. Meloni e Lo Russo si dimettano!”

Dello stesso tenore le parole del vicecapogruppo di Avs alla Camera, Marco Grimaldi, e delle Capogruppo di Avs e di Se alla Regione Piemonte e al Comune di Torino, Alice Ravinale e Sara Diena: “Oggi migliaia di cittadini e cittadine si sono mobilitati per difendere uno spazio comune dalla repressione che questo governo vuol far passare per tutela della sicurezza pubblica. Tra di loro c’eravamo anche noi, non solo come rappresentanti delle istituzioni, ma anche come cittadini antifascisti che credono in un futuro diverso rispetto alla deriva autoritaria in cui ci sta trascinando il governo. Siamo fradici per gli idranti che ci hanno lavati mentre percorrevamo via Vanchiglia pacificamente, amareggiati per l’esito della giornata, frutto dello sgombero e di un clima di tensione e paura alimentato dalla militarizzazione del quartiere di Vanchiglia, voluta dal governo”.

Immancabile, anche il Pd si associa alle critiche contro l’esecutivo. "Lo sgombero del centro sociale Askatasuna a pochi giorni dal fine settimana prima di Natale dimostra o una buona dose di superficialità o, peggio, una volontà di consegnare la città al disagio", hanno commentato Nadia Conticelli e Gianna Pentenero, rispettivamente consigliere regionale e presidente del gruppo piemontese dei dem.

"Se il lavoro di conciliazione, ascolto e progettualità attraverso la responsabilizzazione delle parti avviato dal comune ha richiesto molto tempo per essere avviato, l'operazione muscolare della scorsa in mattina in corso Regina dimostra che la gestione della sicurezza, richiede progettualità e lungimiranza, altrimenti si continuano a scaricare le tensioni sui cittadini e sui lavoratori delle forze dell'ordine, a cui va tutta la nostra solidarietà. Il governo avrebbe dovuto dimostrare maggiore attenzione alla vita della città. Sempre che non sia questa la finalità reale per una campagna elettorale ora non serve a nessuno".

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