Bari Una vita barricati in casa per paura delle occupazioni

L’occupazione degli alloggi popolari, in tutto 3124 tra città e provincia, è un problema antico a Bari. E fino a qualche anno fa era anche un affare per la criminalità organizzata, come emerse dall’inchiesta Blue Moon del 2001: dalle indagini della Direzione distrettuale antimafia emerse che attraverso pesanti intimidazioni o peggio le cosche sfrattavano i legittimi assegnatari e assicuravano le case ad amici e personaggi vicini ai clan. I carabinieri eseguirono in risposta una settantina di arresti e riportarono la legalità, ma anche dopo la repressione gli assalti agli alloggi sono proseguiti ed è stato necessario andare avanti con le operazioni di polizia. Del resto ancora oggi la situazione è critica, e molti dei legittimi assegnatari degli alloggi preferiscono fare in modo che in casa rimanga sempre almeno qualcuno: c’è il rischio concreto di andare a fare la spesa e ritrovarsi al ritorno con l’appartamento occupato.

Ma non è tutto, perché sull’Istituto autonomo case popolari, attualmente commissariato, incombono i problemi legati alla manutenzione e alla morosità. Nello stesso tempo, si pensa alle nuove assegnazioni: il Comune di Bari ha provveduto a emettere il bando e alla fine, dopo un’attesa di 21 anni, sono state rielaborate le graduatorie.
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