RomaSi è trascinato sanguinante fino al marciapiede, sperando che qualcuno lo potesse soccorrere. Ma non ce l'ha fatta. È morto sull'asfalto, da solo, proprio davanti al suo bar, a pochi metri dalla stazione dei carabinieri. Giorgio Marcucci, 54 anni, sposato, un figlio di 5 anni, se n'è andato così, ucciso probabilmente da un rapinatore che gli voleva portare via l'incasso. Un rapinatore inesperto, ipotizzano gli investigatori, che preso dal panico dopo aver sparato ha lasciato nel bar una valigia piena di soldi.
È accaduto a Mentana, a nord-est di Roma, venerdì sera, poco dopo l'orario di chiusura del ristobar Fantasia, in via Moscatelli, prima delle 23. Un locale molto ben avviato, che forse può aver fatto gola a qualche balordo. L'ipotesi della rapina finita in tragedia è la più accreditata, anche se per il momento non se ne escludono di alternative, come quella di una lite degenerata. Per questo i carabinieri di Monterotondo stanno indagando nella vita privata di Marcucci, un uomo descritto da tutti come tranquillissimo, ben voluto e senza scheletri nell'armadio. I militari dell'Arma stanno verificando i contatti commerciali del gestore del bar, le sue abitudini professionali, i rapporti con gli altri negozianti della zona, ma soprattutto aspettano di capire se le telecamere a circuito chiuso istallate all'interno e all'esterno del locale abbiano ripreso qualcosa di utile all'identificazione dell'assassino.
La vittima aveva appena finito di sistemare l'incasso dei precedenti giorni di festa in una valigetta: 2.500 euro che probabilmente sarebbero serviti per pagare i fornitori. Il denaro non è stato toccato, era accanto al cadavere, la valigia era aperta. I carabinieri ritengono che il killer non fosse un professionista e che non abbia saputo gestire la reazione del titolare del bar. La serranda del locale era parzialmente abbassata quando il bandito con il volto travisato è entrato. Marcucci era solo, stava sistemando le ultime cose, poi sarebbe tornato a casa dalla famiglia. Probabilmente alla vista del rapinatore ha reagito, c'è stata una colluttazione e il balordo ha fatto fuoco, mirando alle gambe. Forse non voleva uccidere, solo spaventarlo, ma sfortunatamente il proiettile ha colpito l'arteria femorale. Dopo il colpo, partito da una semiautomatica calibro 7,65, potrebbe essere fuggito a bordo di uno scooter.
Agonizzante l'uomo si è trascinato fuori dal bar, lasciando una scia di sangue, fin sotto la tettoia, in mezzo ai tavolini, cercando di aggrapparsi inutilmente con una mano ad una fioriera. Ad accorgersi di lui è stata una coppia di passanti, che ha subito chiamato i carabinieri. Quando è arrivata l'ambulanza Marcucci era già morto.
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