La legge di bilancio approderà presto in Parlamento, ma divide e fa discutere. Per la rubrica Il bianco e il nero ne abbiamo parlato con gli economisti Giuliano Cazzola e Carlo Stagnaro.
Cosa ne pensa della legge di bilancio?
Cazzola: “È una legge di bilancio che realizza l’obiettivo del governo di tener conto di una situazione finanziaria difficile e di avere il sostegno dell’Europa e dei mercati. Il giudizio di Standard and Poor va verso quella direzione. Le poche risorse che ci sono non sono state del tutto sprecate. C’è, infine, un’inversione di tendenza sulle pensioni e mi sembra un fatto importante”.
Stagnaro: “Mi sembra una legge di bilancio con un elemento positivo e uno negativo. Il primo è che è una finanziaria realista che ha l’obiettivo di mantenere un minimo di ordine tra i conti e rispecchia il fatto che le risorse sono poche. Il secondo è che, per raggiungere questo risultato, la legge di bilancio rinuncia ad avere un vero messaggio. O meglio, in parte dà il messaggio di un governo che cerca di usare le poche risorse disponibili per tagliare le tasse, cercare di mettere sotto controllo i conti e fare le privatizzazioni”.
La riduzione delle aliquote è un fatto positivo?
Cazzola: “Credo che quelli che soffrono realmente dal sistema fiscale siano i redditi medi e questa riforma delle aliquote non dà risposte proprio ai redditi medi perché resta al di sotto dei 35mila euro, ossia quelli che beneficiano della decontribuzione. Si tratta di circa 5-6 milioni di italiani che pagano il 60% dell’Irpef e non godono di nessun beneficio perché sono stati battezzati per legge ‘contribuenti ricchi’”.
Stagnaro: “Ci sono due aspetti positivi di questa manovra che fa i conti con delle risorse molto scarse e questo impedisce di fare una legge di bilancio. Da un lato vengono ridotte le tasse e dall’altra tale riduzione è destinata alle famiglie a medio-basso reddito”.
È favorevole alla Quota 104?
Cazzola: “Con Quota 104 diventa molto difficile andare in pensione. Le quote sono una trappola perché i requisiti vanno realizzati tutti e due insieme ed è molto raro riuscire a mettere insieme il requisito anagrafico e quello contributivo. Se, quindi, si alza il requisito contributivo da 38 a 41 anni è chiaro che si alzi anche quello anagrafico e viceversa”.
Stagnaro: “Secondo me, bisognerebbe semplicemente ritornare alla legge Fornero. Tenendo così della storia dei partiti della maggioranza mi sembra che abbiano capito che il sistema previdenziale non può essere tirato per la giacchetta e va messo su un sentiero di sostenibilità. Di questo bisogna dare atto al ministro Giorgetti che, da solo contro il mondo, ha vinto lui. Stesso discorso vale per la revisione di Opzione Donna e degli incentivi del rientro dei cervelli”.
Quanto ha influito il Superbonus sulla stesura della manovra?
Cazzola: “È un problema che abbiamo ereditato e che bisogna gestire. In una situazione nella quale la manovra ha un importo molto modesto è chiaro che il Superbonus ha eroso un pochino di quello spazio che la manovra poteva avere”
Stagnaro: “Che le risorse siano così poche è stato attribuito dallo stesso governo all’eredità del Superbonus. Credo sia importante imparare la lezione, ossia che è bene non fare queste politiche così scriteriate che sono passate con l’entusiasmo sia dell’allora maggioranza sia dell’allora opposizione. Quando si fanno queste politiche in base alle quali si regalano soldi gratuitamente a tutti, poi si tutto questo si paga non solo in termini di maggiori costi perché il debito pubblico cresce, ma soprattutto perché poi si hanno le mani legate non appena l’economia rallenta”.
Nel complesso, questa legge di bilancio porta a una riduzione delle tasse?
Cazzola: “Certo, porta a una riduzione delle tasse per chi di tasse ne paga poche come quelli che godono della decontribuzione e della revisione delle aliquote. Quelli che sostengono il sistema fiscale continuano a sostenerlo”.
Stagnaro: “Porta a una
riduzione delle tasse per le famiglie a medio-basso reddito, ma questo taglio di tasse è finanziato facendo debito e, quindi, anche questa la pagheremo. Rispetto al Superbonus, però, sono molti meno soldi e meglio spesi”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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