Berlusconi: "Chi critica il rimborso dell'Imu? Cialtroni che dicono stupidaggini"

Il Cavaliere al TgLa7: "Non mi chiamerò più Silvio Berlusconi e non starò più in Italia se non restituirò l'Imu". E a Mentana che gli chiedeva scherzosamente quale sarebbe il suo nome in quel caso ha replicato: "Mi chiamerei Giulio Cesare"

Berlusconi: "Chi critica il rimborso dell'Imu? Cialtroni che dicono stupidaggini"

Silvio Berlusconi sull'Imu non scherza e lancia la sua sfida dai microfoni del TgLa7: "Non mi chiamerò più Silvio Berlusconi e non starò più in Italia se, vincendo, al primo Consiglio dei ministri non sarà deliberata l’abolizione Imu e la restituzione alle famiglie che l’hanno pagata". E a Mentana che gli chiedeva scherzosamente quale sarebbe il suo nome in quel caso, Silvio Berlusconi ha replicato: "Mi chiamerei Giulio Cesare". "Siamo circondati da una canea di cialtroni che non fanno altro che dire stupidaggini", ha replicato alle critiche sull’abolizione dell’Imu e la restituzione dell’imposta. "Sono 4 miliardi una tantum che si possono ricavare dall’accordo con la Svizzera, soldi immediatamente reperibili con la Cassa depositi e prestiti e poi ancora dal taglio alle spese dello Stato".

Poi il tema si sposta sul conflitto d'interessi: "È stato già affrontato, c’è una legge che funziona benissimo", ha spiegato il Cav precisando di non aver mai pensato ad un blind trust per le sue aziende.

"Io sono stato all’opposizione di questo governo e mi va bene così". Ha risposto così Silvio Berlusconi a una domanda sul fatto di sfidare la cabala visto che ha vinto sempre le elezioni quando era all’opposizione e non al governo. A Mentana che gli ha fatto notare di aver appoggiato l’esecutivo del premier ha rispsto: "Io ho votato pochissime leggi" e sul sì all’Imu ricorda "fu una notte dolorosissima. Noi siamo intervenuti sempre cercando di modificare provvedimenti ma via via il governo è stato sempre più succube della Cgil allora abbiamo determinato una dichiarazione di non più fiducia. L’ultima finanziaria è stata riscritta da noi". "Per amor di patria e di responsabilità per il Paese - ha aggiunto- abbiamo accettato di vedere cosa facesse questo governo di tecnici che applicando acriticamente le regole imposte dall’Ue su suggerimento Germania ha portato l’Italia dentro una spirale recessiva".

In serata è arrivato il commento di Mario Monti.

"È bello che Berlusconi senta questo imperativo categorico dentro, e la motivazione è nobile, ma se lui diventasse presidente del consiglio, e non lo credo, gli suggerirei di conservare il suo nome illustre e di non fare quel gesto che sembra di generosità ma poi creerebbe problemi di finanza. E poi dopo due anni dovrebbero cercare un altro professore...", ha detto il premier uscente alle "Invasioni barbariche" su La7.

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