Politica

Berlusconi riunisce Fi e Lega per fare lo sgambetto a Renzi

Il leader allo stesso tavolo con i big lombardi di Forza Italia e Salvini: altro passo avanti verso l'alleanza del futuro. Dopo i servizi sociali prima visita nella nuova sede del Milan

Berlusconi riunisce Fi e Lega per fare lo sgambetto a Renzi

«C'è-solo-un-pre-si-dente!». Ad accogliere Silvio Berlusconi nella sua prima visita ufficiale a «Casa Milan» alcuni tifosi rossoneri (tra i quali un cagnolino con la maglietta di Kakà) hanno intonato cori da stadio. Per un giorno la politica è rimasta fuori. Si fa per dire. Anche perché, appena arrivato in via Aldo Rossi, è salito per vedere il suo nuovo ufficio al quarto piano del palazzo e poi si è seduto sulla terrazza insieme al segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, al suo consigliere politico Giovanni Toti, alla coordinatrice regionale di Forza Italia, Mariastella Gelmini, alla responsabile della Comunicazione di Forza Italia Deborah Bergamini. Con loro ha pranzato e parlato del futuro del partito.

Soprattutto con Salvini, sfegatato tifoso rossonero, che il Cavaliere ha tenuto tutto il tempo sotto braccio: «È stato carinissimo con me. Era solo un po' seccato per un sondaggio che dava la sua popolarità in discesa. Finita la partita dei ballottaggi per le amministrative, ci rivedremo per vedere se ricostruire l'alleanza, ma per ora hanno firmato alcuni dei nostri referendum, il bilancio è positivo».

Appena uscito, Salvini ha prima lanciato una battuta sul Milan dove vorrebbe vedere «qualche italiano e qualche giovane in più e meno stranieri in campo» sottolineando che proprio la sua squadra del cuore «potrebbe trasformarsi in un punto d'incontro tra la Lega e il centrodestra per il futuro». Berlusconi annuisce. Perché il risultato della Lega non solo l'ha sorpreso, ma anche entusiasmato. Un'alleanza che, dopo anni di gelo, potrebbe tornare a scaldare il centrodestra. «La Lega è cresciuta e le promesse di Renzi hanno le gambe corte. Noi vogliamo essere qualcosa di alternativo alla sinistra e a Renzi. Se il centrodestra vuole fare il centrodestra, la Lega c'è, se vuole continuare a fare la stampella alla sinistra allora no. Renzi si abbatterà da solo. Non puoi fare il fenomeno quando scopri i tuoi che rubano».

Piena conferma alla possibile futura alleanza arriva anche da Toti che ieri mattina, insieme alla Gelmini, è andato in Piazza della Scala, di fronte al Comune di Milano, a firmare i due referendum proposti dalla Lega per l'abolizione della legge Fornero e per il ripristino del reato di immigrazione clandestina. «È un ottimo approccio per avviare un dialogo con quelli che potrebbero essere i nostri alleati nel futuro - ha detto Toti - andremo avanti e credo che il dialogo debba estendersi alle altre forze politiche». Con la Lega «un dialogo privilegiato» ma «abbiamo il dovere di aprire un cantiere per costruire una coalizione antagonista al centro sinistra».

A tavola, sulla terrazza al terzo piano della nuova sede rossonera, c'erano anche i due amministratori delegati, la figlia Barbara Berlusconi, non seduta vicino ad Adriano Galliani, e Alex, il nuovo difensore brasiliano arrivato al Milan dal Paris Saint Germain. E fra un Balotelli che «deve imparare a fare il centravanti» e un Inzaghi «che è affamato di vittorie», Berlusconi ha strizzato l'occhio a quell'altra sua fede di vita, la politica, anche se ieri al solo nome di Renzi, ha cambiato discorso: «Mai confondere la ragione con l'irrazionalità».

Solo un accenno al ballottaggio di domani a Bergamo dove il centrodestra si «è presentato unito fin dal primo turno, da Fratelli d'Italia alla Lega Nord, da Ncd a Udc. Bergamo è così diventata un laboratorio del centrodestra che vorremmo costruire: una coalizione basata su valori e programmi», ha detto a L'Eco di Bergamo.

Ma prima di «Casa Milan» e di «Casa Forza Italia» come ogni venerdì, anche ieri, per la quinta volta il Cavaliere si è presentato puntuale alla «Casa Sacra Famiglia» a Cesano Boscone per il servizio sociale settimanale. Tutto come al solito. Tranne un piccolo giallo che ha riguardato Massimo Boldi.

L'attore è stato visto avvicinarsi al reparto San Pietro dove l'ex premier era impegnato nella sua attività di volontariato con i malati di Alzheimer (smentite le ipotesi, riportate da un quotidiano, di un cambio di reparto) Boldi ha chiesto di poter incontrare il leader di Forza Italia, ma in quanto persona non autorizzata è stato allontanato. E questo non è un cinepanettone

Commenti