BERSANI COMMISSARIATO Berlusconi: senza di noi non c'è maggioranza. Oggi il Pdl in piazza a Roma

La strategia politica di Bersani ricorda certi sciatori improvvisati: chiudo gli occhi, mi butto e spero nel miracolo. Questa è l'impressione che deve aver dato anche a Napolitano quando si sono incontrati per definire l'incarico di governo. Bersani è andato lì con otto punti in tasca e cinque stelle lontane e irraggiungibili. Il presidente ha guardato il programma e ha mugugnato, poi gli ha chiesto se avesse una minima idea di dove trovare i voti per la maggioranza parlamentare. Il segretario del Pd ha ricominciato a parlare di vaghe stelle grilline, a quel punto l'anziano signore che siede al Quirinale lo ha interrotto e gli ha dettato le sue condizioni. Di solito i presidenti ascoltano quello che un premier in pectore pensa di fare, questa volta ha dettato invece lui le condizioni. In pratica lo ha commissariato. Vuoi provarci? Provaci. Ma la strada è questa.
Ora il problema è che Napolitano gli ha detto senza giri di parole da che parte deve passare. La via più saggia è quella che a un certo punto incrocia Berlusconi. È lì che stanno i voti che servono. Bersani ha tentato in tutti i modi di convincere i grillini, ma non può continuare a umiliare il Pd pur di avere i loro voti. I grillini vogliono e devono restare all'opposizione perché non sanno fare altro. E alle prossime elezioni si potranno sempre sconfiggere con una nuova legge elettorale che reintroduca le preferenze: chi voterebbe mai dei perfetti sconosciuti?
Quindi meglio concentrarsi sul presente, a cominciare dell'economia che necessita urgentemente di un governo che cacci subito Monti, che di danni ne ha fatti molti e continua a farne, a partire dal mancato decreto per i pagamenti della Pubblica Amministrazione alle aziende. Questa strada però Bersani non ha alcuna intenzione di prenderla. Qualcuno gli suggerisce di cercare almeno un compromesso con il Cavaliere. Niente da fare. L'uomo che voleva smacchiare il giaguaro ha deciso che la coalizione arrivata a un passo dalla maggioranza relativa non esiste. È come se ai suoi occhi il Parlamento avesse uno spazio bianco, invisibile, dove non c'è nessuno.


Dove pensa di trovarli i voti allora Bersani? Non si sa, visto che Grillo continua a dirgli in faccia che il suo movimento non andrà in soccorso rosso. Messa così sembra un suicidio politico, il cammino di un uomo che viaggia verso Palazzo Chigi, ma ha sbagliato strada e se non cambierà idea presto troverà un burrone.

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