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Bonino tra sorpresa e ira: "Mi ha fatta fuori senza neanche una telefonata"

La radicale lascia la Farnesina alla Mogherini: "Ho saputo della sostituzione dalla tv"

Bonino tra sorpresa e ira: "Mi ha fatta fuori senza neanche una telefonata"

"Non ho nulla da dire...". Emma Bonino, a caldo, non ha voluto commentare il benservito rifilatole da Matteo Renzi. Dopo dieci mesi lascia la Farnesina in malo modo. Nelle telefonate delle ultime ore e nelle poche interviste rilasciate il suo tono tradisce la delusione e l’amarezza. Al Corriere della Sera ha rivelato che è stata depennata dalla lista dei ministri senza neanche una telefonata: "Nessuna mi ha avvertita, io non sapevo assolutamente nulla". Che il suo nome non fosse più in squadra, insomma, l'ha scoperto guardando la televisione.

Alla Farnesina sarà Federica Mogherini a succedere la Bonino. In agenda troverà, da subito, il dossier più scottante e complicato al momento sul tavolo del ministro, il caso marò, che lunedì torna alla Corte Suprema indiana. "Con eventi che mi ricordano quelli della fuga di Pescara di Vittorio Emanuele Terzo, come era prevedibile, sono certo che Renzi ha ottenuto di far fuori la Bonino - aveva detto poco prima che Renzi annunciasse la sua lista Marco Pannella a Radio radicale - il nemico della partitocrazia resta la storia radicale. La grande vittoria c’è, la Bonino fatta fuori, i radicali fatti fuori, fatta fuori la storia radicale, socialista, azionista, liberale. Renzi ha ottenuto l’ideale per i partitocrati". Ieri sera la Bonino si è limitata ad annunciare che oggi avrebbe salutato "tutti quelli che l’hanno aiutata".

Che alla storica militante radicale, Renzi non l’ha mai convinta, nonostante fosse fino alla fine in lizza per entrare nel suo governo. "Se Renzi è il nuovo che avanza, fatemi il favore di ridarmi l’antico", commentava solo qualche mese fa quando Renzi era ancora il sindaco di Firenze e di lui si parlava solo per le primarie del Pd. Con un passato di importanti battaglie civili e per i diritti umani e molte esperienze sul campo, sopratutto in Africa e Medio Oriente, la titolare degli Esteri sapeva di avere un nome da spendere sulla scena internazionale. Con una lunga carriera, sia nazionale sia internazionale, inserita, anche di recente, tra i candidati al Quirinale (l’ultima volta anche in occasione della rielezione di Napolitano) è stata vicepresidente del Senato nella scorsa legislatura, senatrice nell’aprile 2008 nelle liste del Pd, ministro per il Commercio estero e le politiche europee nel secondo governo Prodi e commissario Ue. E ancora prima, da deputato europeo, ha fatto la spola con il Cairo, dove ha anche imparato l’arabo, diventando attenta osservatrice delle dinamiche della regione. Ieri sera ha incassato solo il ringraziamento di chi prenderà il suo posto.

Subito dopo la sua designazione, la Mogherini ha twittato un "grazie a tutti, soprattutto alla Bonino".

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