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Boss uccisi e bruciati Arriva in Sicilia la faida canadese

Era un astro nascente della mafia canadese, ma aveva commesso l'errore di pensare di poter restare neutrale nella guerra tra i clan siciliani della regione dell'Ontario, una faida che ha fatto 50 morti. Juan Ramon Fernandez, detto Joe Bravo, 57 anni, spagnolo, era talmente stimato da convincere il vecchio boss italo-canadese Vito Rizzuto ad affiliarlo al clan di Ontario, nonostante non avesse origini italiane. A raccontarlo, in un'intercettazione ambientale, è lui stesso, Fernandez, trovato morto carbonizzato, ieri, assieme a un suo fedelissimo, il portoghese Fernando Pimentel, 37 anni, in una discarica di Casteldaccia, a pochi chilometri da Palermo. Per il duplice omicidio i carabinieri hanno fermato i fratelli Pietro e Salvatore Scaduto, di 49 e 51 anni, affiliati alla cosca di Bagheria, figli di Bartolomeo Scaduto, un vecchio indiziato di mafia ucciso nel 1989 in un agguato in cui vennero feriti due passanti. Salvatore Scaduto era stato fidanzato con la sorella del pentito Francesco Marino Mannoia, assassinata con la madre e la zia nel 1989, dopo che il fratello aveva cominciato a collaborare con la giustizia. Sarebbero stati loro, dunque, ad attirare le vittime in un posto isolato, scaricargli addosso oltre 30 colpi di pistola e dare fuoco ai cadaveri. Ai due fratelli e alle vittime i militari stavano addosso da tempo. E ieri, dopo un blitz contro il clan di Bagheria, è arrivata la conferma: i due fratelli, intercettati, hanno cominciato a mostrare segni di nervosismo. Secondo indiscrezioni, parlando al telefono si sarebbero accordati per spostare i corpi così portando i carabinieri alla discarica.

Ma ad agire non sarebbero stati soli: gli inquirenti continuano a lavorare per identificare gli altri componenti del commando.

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