Brunetta, Fitto, Scajola: big in pista alle europee

Si muove il Pd: nel Nord Est De Castro e Kyenge. Fuori Berlinguer e Vittorio Prodi

Raffaele Fitto con l'ex premier Silvio Berlusconi
Raffaele Fitto con l'ex premier Silvio Berlusconi

Roma - Le suggestioni e le tentazioni sulle candidature «familiari» restano sullo sfondo, come una carta da tirare fuori al momento opportuno, se ci saranno le giuste condizioni. Nel frattempo dopo il vertice di mercoledì a Palazzo Grazioli, il lavoro sulle liste per le Europee entra nel vivo, con diversi punti interrogativi a cui si sta cercando di dare risposta.
Il primo punto da chiarire è se davvero i parlamentari in carica saranno in campo. Lo stato maggiore di Forza Italia ha dato il via libera a Raffaele Fitto come capolista nella circoscrizione Sud. Una deroga legata al suo fortissimo radicamento sul territorio e alla volontà di misurarsi con il voto. A questo punto difficilmente potranno esserci frenate o ripensamenti. Resta aperta e data come fortemente «probabile» la candidatura di Renato Brunetta come capolista nel Nord-Est.
Il secondo nodo da sciogliere riguarda la definizione dei casi considerati in sospeso. Non sarà in lista Nicola Cosentino, mentre non si esclude la presenza di Carlo Sarro cioè colui che ha giocato e perso la battaglia per il coordinamento regionale. Si rafforza, invece, l'ipotesi della candidatura di Claudio Scajola nel Nord-Ovest. Nel partito resistono alcune perplessità ma Silvio Berlusconi, dopo l'assoluzione sulla questione casa, non vorrebbe rinunciare al suo apporto. L'ex ministro, in realtà, è da tempo in campagna elettorale e ha già organizzato nella sua Liguria una serie di affollati incontri pubblici (domani ce ne sarà un altro a La Spezia con Giovanni Toti, Sandro Biasotti, Lara Comi e Licia Ronzulli).
Altra questione aperta è quella di Sergio Berlato. «Mister 40mila preferenze», forte del suo storico legame con le associazioni dei cacciatori, potrebbe essere in lista nel Nord-Est, ma è anche corteggiato da Ncd e Fratelli d'Italia. Sempre in questa circoscrizione dovrebbero esserci Lia Sartori, Elisabetta Gardini, Remo Sernagiotto e forse Giampiero Samorì ed Elena Donazzan. Nella circoscrizione Centro dietro ad Antonio Tajani oltre agli uscenti dovrebbero esserci l'ex presidente della Provincia di Latina Armando Cusani, l'ex presidente di Federlazio Frosinone, Silvio Ferraguti, e Adriano Redler, preside di Medicina alla Sapienza. Al Sud dietro Fitto è possibile che Clemente Mastella passi il testimone alla moglie Sandra Lonardo. Plausibile la discesa in campo di un altro campione di preferenze come Fulvio Martusciello. «Sono abituato a votare Berlusconi, il mio obiettivo era quello di costituire il suo comitato elettorale. Vedremo», si schermisce.

Nelle Isole dovrebbe esserci Gianfranco Miccichè, o forse questo potrebbe essere il collegio giusto per la discesa in campo di uno dei figli di Silvio Berlusconi. Intanto si cominciano a definire le griglie del Pd. Nel Nord-Est capolista sarà Paolo De Castro seguito da Cécile Kyenge. Resteranno fuori, invece, due nomi eccellenti come Luigi Berlinguer e Vittorio Prodi.

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