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Bus e taxi diventano "intelligenti". Primi test per la guida autonoma

Comune e Politecnico hanno avviato la sperimentazione per i servizi di mobilità smart. Entro il 2026 la corsia preferenziale della 90 sarà attrezzata con sensori collegati ai mezzi

Bus e taxi diventano "intelligenti". Primi test per la guida autonoma
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Milano sperimenta la guida autonoma. Attenzione: la legge, ovvero il Codice della Strada, attualmente non consente di far circolare mezzi a guida autonoma e prevede l'obbligo della sperimentazione. Il Comune, in collaborazione con il Politecnico, ha avviato una sperimentazione con un'auto a guida autonoma (con safety driver a bordo, un autista in carne ed ossa di garanzia) sulla corsia preferenziale della linea 90-91 in dialogo con i sensori data adaptive. A maggio sono state effettuate due prime sessioni di test in guida autonoma, condotte in differenti fasce orarie per valutare l'impatto delle variazioni di luminosità, densità di traffico e presenza di pedoni. I test hanno incluso scenari complessi quali incroci semaforici con visibilità parziale e presenza di autobus in carreggiata, consentendo una valutazione approfondita del sistema di pianificazione tattica e del controllo longitudinale-laterale in condizioni reali ad alta variabilità.

La seconda fase sperimentale, condotta tra settembre e ottobre, si è svolta nelle aree limitrofe al Politecnico e ha consentito la verifica su strade pubbliche delle nuove funzionalità di localizzazione e pianificazione del percorso. Questa fase di test ha consentito di raggiungere la versione v2.0 del sistema ADAS, con innovazioni sostanziali: miglioramento del tracciamento di oggetti, riconoscimento semaforico, integrazione dell'Adaptive Cruise Control e Remote Lateral Planner.

«L'auto a guida autonoma è più sicura ed economica - spiega Sergio Savaresi, direttore del dipartimento di Elettronica e Bioingegneria del Politecnico e responsabile scientifico del progetto AIDA - Usa e Cina l'hanno capito e stanno sviluppando la propria tecnologia, mentre l'Europa è rimasta indietro. Solo ora si è resa consapevole dell'importanza di sviluppare una propria tecnologia». Il Politecnico da anni sta testando e sviluppando il sistema. Il passaggio che manca: omologare la tecnologia e trasformare il progetto in un'iniziativa di sviluppo industriale. Non manca molto: tra cinque anni potrebbero essere messi su strada i primi servizi di mobilità.

Il Politecnico sta sperimentando anche il «robot sharing» e il «robot caring:» nel primo caso si tratta del servizio di car sharing a guida autonoma (sempre con safety driver a bordo) che arriva su chiamata, il cliente guida l'auto a destinazione e poi scende dall'auto, che se ne va da sola, rispondendo a una nuova chiamata o alla colonnina di ricarica. Così il «robot caring» è un taxi lento, sempre a guida autonoma e a chiamata, dedicato ad anziani, disabili e fragili.

Per quanto riguarda i sensori sono stati sperimentati sulla 90 in vista del completamento della cerchia preferenziale tra due anni. Obiettivo: creare un'onda verde semaforica in modo che i mezzi pubblici possano attraversare gli incroci senza mai fermarsi. La sperimentazione è stata finanziata con 7 milioni messi a disposizione dal Pnrr attraverso il bando «Living Lab», vinto dall'amministrazione comunale.

Si chiama MuoviMI - Monitoraggio Urbano e Ottimizzazione per una viabilità integrata a Milano realizzato in collaborazione con il Politecnico, Atm e A2A è stato presentato ieri al Forum della Mobilità. L'obiettivo è quello di completare entro il 2026 il perimetro della «smart road» più lunga d'Italia: 40 km lungo la circonvallazione esterna.

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