Sabato sera ad Atreju si è svolto un confronto su uno dei temi più importanti per il futuro della nostra democrazia, la stagione delle riforme. Il confronto si è infiammato a più riprese con Matteo Renzi che ha duellato su autonomia e premierato sia con Elisabetta Casellati (ministro per le Riforme) che con Roberto Calderoli (ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie).
"Ho presentato la riforma del premierato - ha detto Casellati - che da un lato garantisce la stabilità e dall'altro dà voce ai cittadini che scelgono non solo i parlamentari, ma anche il presidente del Consiglio. Una riforma fondata su pesi e contrappesi, rispettosa del ruolo del Presidente della Repubblica e del Parlamento".
"Negli ultimi dieci anni l'instabilità politica è costata all'Italia 265 miliardi di euro in più sugli interessi del debito pubblico - osserva il ministro - una somma superiore all'ammontare del Pnrr. La previsione del 'secondo premier' è un'eccezione, prevista solo per casi straordinari, mentre la nomina e la revoca dei ministri da parte del presidente del Consiglio ne rafforza la responsabilità".
Casellati si dice "contenta di aver illustrato la riforma anche al senatore Renzi, che - puntualizza - assente o distratto, non l'ha vista arrivare al Senato dove è stata approvata
lo scorso anno dopo sette mesi di discussione in commissione e in aula. Il dubbio è: l'ha mai letta?""Grazie a Fratelli d'Italia per l'invito - conclude Casellati - a tutti i presenti per la partecipazione e l'entusiasmo".