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IL CASO DELLA MISS CASERTANA Presa a calci, perdonò il suo aguzzino L'avvocatessa: io non la difendo più

Macerata Campania (Caserta) «Le scelte della mia assistita collidono sia con la mia etica professionale, sia con le strategie difensive assunte. Rinuncio al caso». L'avvocato Carmen Posillipo aveva preso a cuore la vicenda di Rosaria Aprea, la miss di 20 anni picchiata con calci dal fidanzato Antonio Caliendo (poi arrestato dagli agenti della squadra mobile di Caserta), fornendole assistenza legale. Ieri la professionista ha gettato la spugna. A indurre l'avvocato a gettare la spugna sarebbe stata la decisione di Rosaria di perdonare il fidanzato (ancora in cella), il figlio di un importante imprenditore edile di Casal di principe, dal quale ha avuto un bimbo che oggi ha 9 mesi. Non solo, l'aspirante miss, vittima della gelosia di Caliendo ha anche annunciato di voler rinunciare alla costituzione di parte civile il giorno in cui dovesse essere celebrato il processo. Caliendo è indagato per lesioni gravissime.

Rosaria dopo un paio di settimane di ricovero (e due interventi chirurgici) è stata dimessa.

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