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Un "caso Pioltello" anche in Toscana. Ceccardi: "No all'islamizzazione"

Botta e risposta tra l'eurodeputata leghista Susanna Ceccardi e l'assessore all'Istruzione della Toscana, Alessandra Nardini, sull'ipotesi di chiudure le scuole anche per le festività non cattoliche

Un 'caso Pioltello' anche in Toscana. Ceccardi: "No all'islamizzazione"

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Il “caso Pioltello” fa scuola non solo in Campania, ma anche in Toscana. Qui, infatti, l’assessore regionale all’Istruzione, Alessandra Nardini, ha inviato alle scuole una lettera in cui si dava la possibilità ai dirigenti scolastici di effettuare delle chiusure per feste religiose anche non cattoliche.

"Il Pd si piega all'islamizzazione del nostro Paese e l'assessore toscano Alessandra Nardini, che non è nuova a questo tipo di iniziative, si dimostra ancora una volta tra i più fervidi sostenitori di questa deriva anti-italiana”, tuona l'europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi, convinta che si tratti di “una cieca presa di posizione ideologica”. Una mossa che, oltre a richiamare quanto avvenuto a Pioltello, “non ha nulla a che fare con l'autonomia scolastica, l'organizzazione didattica e le esigenze degli studenti". Fortunatamente, secondo l’eurodeputata del Carroccio, il ministro Valditara ha già detto annunciato l’arrivo di un regolamento ministeriale che impedirà di “chiudere le scuole per le festività non riconosciute dallo Stato”. Ceccardi si schiera dalla parte del ministro e intende supportare anche la sua idea di fissare un tetto al numero di stranieri per classe. “Le tristi battaglie politiche portate avanti dalla sinistra con l'obiettivo di imporre la dittatura delle minoranze e il finto multiculturalismo, invece, qualificano perfettamente chi le propone e vanno rigettate con forza", conclude Ceccardi.

L’assessore Nardini considera un “fatto gravissimo” che la sua lettera sia arrivata nelle mani della Ceccardi “prima che alle scuole” e si chiede “come sia potuto accadere, anche se non stupisce visto il precedente analogo della relazione sull'ispezione ministeriale a Careggi”. Nardini, poi, spiega che la competenza sul calendario scolastico “è delle Regioni, non del Ministero” e accusa la Ceccardi di “ignoranza in tema di scuola e per “la sua becera propaganda attraverso cui da anni strizza l'occhio ai razzisti”. L’assessore, inoltre, accusa Ceccardi e il ministro Giuseppe Valditara di non conoscere l’autonomia scolastica: “Da sempre – scrive - le scuole, infatti, possono scegliere ulteriori giornate di sospensione delle lezioni rispetto al calendario scolastico varato dalla Regione”. Ma non solo. Nardini aggiunge:“La scuola non ha bisogno della loro becera propaganda discriminatoria” e chiede al ministro di intervenire su altri temi come le “classi pollaio”. Non mancano, però, ulteriori offese anche all’eurodeputata leghista che “sembra rimasta ferma nel tempo, come un disco rotto” alle ruspe a Cascina, paesino toscano di cui la Ceccardi è stata sindaco. “Non si ferma nemmeno di fronte alle bambine e ai bambini. Che vergogna", chiosa Nardini.

Pronta la contro-replica della Ceccardi: "La ‘circolare Pioltello’ pro-Ramadan dimostra ancora una volta come il Pd faccia subdolamente propaganda ideologica nelle scuole, promuovendo un becero razzismo al contrario e, cosa ancor più grave, l’islamizzazione della nostra società". E, rivolgendosi all’assessore Nardini, l'eurodupata leghista ricorda che "siamo in Italia, siamo in Europa, le nostre radici sono cristiane e i nostri valori occidentali.

Se ne faccia una ragione e lasci in pace gli studenti e i dirigenti scolastici, anziché tentare di imporgli ‘alla chetichella’ la dittatura delle minoranze travestita da autonomia scolastica”.

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