Cav: "Ecco la mia pazza idea: la nostra Zecca stampi l'euro"

L'ex premier lancia un avvertimento a Bruxelles: "La Bce stampi subito moneta. Se non ci ascoltano, addio Europa"

Cav: "Ecco la mia pazza idea: la nostra Zecca stampi l'euro"

"Se si continua così sarà difficile, ho idee pazze per la testa che per ora non voglio dirvi...". Ma, alla fine, una se la lascia scappare: "La nostra Zecca stampi l'euro...". Durante la riunione dei gruppi del Pdl di Camera e Senato a cui partecipano anche gli eurodeputati, l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi chiede al Pdl compattezza e annuncia la sfida frontale all'Ue. In un momento in cui la gente è sotto choc per la crescente crisi economica che, oltre a falcidiare le imprese, continua a bruciare posti di lavoro, il Cavaliere h invitato la Bce a stampare moneta: "In caso contrario dovremmo dire 'ciao ciao Europa'...".

"Noi siamo monolitici. O si sta uniti, in squadra o ciascuno di noi si perderà in proprio". Berlusconi lo ha ribadito anche alla riunione di oggi. Non ha alcuna intenzione né di tornare a Palazzo Chigi né di puntare al Quirinale. Farà l'allenatore. "Sono a disposizione del partito non come candidato premier o presidente della Repubblica nè come centravanti nè come contrattacco, ma come allenatore", ha assicurato l'ex premier invitando, però, il partito a rimanere unito in un momento che potrebbe portare alla rottura del Pdl. D'altra parte è lo stesso Berlusconi a svelare ai suoi che per il futuro ha già in mente "idee pazze" che potrebbero aiutare il Paese ad uscire dalla recessione. Tra queste c'è sicuramente l'intenzione di andare a Bruxelles a fare la voce grossa con la Bce per farla iniziare a stampare moneta. In caso contrario l'Europa rischia di saltare. Da qui la proposta: "Cominciamo a stampare euro noi, con la nostra Zecca...".

Intervenendo all'assemblea a Montecitorio, anche Angelino Alfano ha voluto fare il punto sul futuro del Pdl"Non ammaineremo mai la nostra bandiera" Dalle alleanze coi moderati al sostegno al governo Monti, dall'identità del Pdl alle riforme per battere la crisi economica. Alfano ha toccato tutti quei punti che, in questi giorni, stanno infuocando i vertici del partito. La forza propulsiva dei formattatori, colta positivamente dall'ex Guardasigilli, sta infatti cercando di dare un volto nuovo al partito senza però sradicarlo dal suo passato. Lo stesso Alfano aveva detto, qualche giorno fa, che il Pdl ha bisogno di volti nuovi. All'assemblea di oggi, però, il segretario ha anche spiegato che il partito non verrà smobilitato: "Faremo tutto ciò che è necessario fare, non ammainiamo la nostra bandiera. Occorre una maggiore presenza sul territorio e una migliore organizzazione. Faremo tutto ma non andremo a casa, ci andremo solo se ci mandano i nostri elettori". A fronte delle nuove "correnti" che si stanno formando all'interno del Pdl, Alfano ha voluto sottolineare più volte che il partito resta "un corpo politico unito". Proprio per questo, la riunione dei gruppi deve trasformarsi in un format da ripetere: "Questa è la strada per fare squadra. O ciascuno di noi si deprimerà e scomparirà in proprio".

Per quanto riguarda le alleanze all'interno del centrodestra, Alfano punta ancora a riunire i moderati per far fronte comune contro l'avanzata dei grillini e la compagine del centrosinistra. "Le varianti politiche strutturate sono due - ha detto chiaramente il segretario - o quella della foto di Vasto e un’altra che vede come principale pilastro il Pdl. Senza di noi nessuna aggregazione moderata vince a meno che non vada con la sinistra".

Il segretario del Pdl non vuole che il partito sia il fondatore di un'area moderata, ma uno dei co-fondatori. "L’amalgama degli ingredienti è difficile ma noi ci impegneremo", ha chiosato Alfano sottolineando che il Pdl non se ne sta col piattino in mano a chiedere alleanze.

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