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Cecile Kyenge: "Non mi aspettavo tanti insulti, ma non mi fermo"

Il ministro risponde alla critiche e affonda sui Centi d'espulsione

Cecile Kyenge: "Non mi aspettavo tanti insulti, ma non mi fermo"

"Non mi aspettavo tanti insulti". Cecile Kyenge, il nuovo ministro dell'Integrazione, risponde alle aspre critiche sollevate dalla Lega Nord dopo la sua nomina. Durante la registrazione di Zeta, il programma condotto da Gad Lerner, ammette di essere "rimasta ferita" come persona umana, ma ribadische anche che non saranno gli insulti a fermarla.

Il ministro ha ribadito quello che è uno dei punti cardinali del suo programma, chiedendo un segnale forte per quanto riguarda i Cie (Centri identificazione ed espulsione). La Kyenge ha detto che "non si possono trattenere 18 mesi le persone perchè non hanno un documento o perchè sono irregolari. Ci sono irregolarità e molte cose che vanno cambiate".

Il neo-ministro ha parlato questo pomeriggio in conferenza stampa, in occasione della giornata internazionale della libertà di stampa. Ha chiesto di "usare la terminologia giusta" nel parlare di lei, rivendicando la sua identità. "Io non sono di colore - ha detto la Kyenge - sono nera, lo ribadisco con fierezza". Nel corso della trasmissione ha rotto la sua riservatezza, rivelando alcuni particolari della sua storia personale.

538em;">"Mi sono pagato da sola gli studi - ha detto il ministro - Per mantenermi come studentessa di medicina facevo lavora di cura nelle case".

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