Chi vuole la sicurezza investa sui titoli che scadono nel 2013

Se si hanno a disposizione 20mila euro, è opportuno concentrarsi su pochi titoli e possibilmente a scadenza non troppo lunga in modo da privilegiare non solo il rendimento, ma anche la liquidità. Inoltre i titoli che verranno a maturazione nei prossimi 2-3 anni beneficeranno di un mercato con maggiore spinta al rialzo rispetto a quanto non avvenga oggi. Se la Bce e il Fondo salva-Stati avranno la possibilità di intervenire a sostegno dei Paesi con problemi di spread, probabilmente cominceranno infatti ad acquistare proprio i Btp con durata breve (innanzitutto i triennali) e dunque il loro prezzo dovrebbe salire. La scadenza breve, inoltre, garantisce che, se la cifra dovesse servire, se ne potrà tornare in possesso in tempi brevi. Sempre tenendo presente che le obbligazioni sono quotate sul mercato e quindi vendibili in qualsiasi momento.
Dato il nostro budget di 20mila euro, per il risparmiatore che non ama troppo il rischio è preferibile puntare 15mila euro sul Bot scadenza 12 luglio 2013 che offre un rendimento lordo del 2,26 per cento. I residui 5mila euro si possono investire sul Btp con scadenza 15 luglio 2015 e rendimento al 4,5 per cento. Poiché quest'ultimo titolo si è apprezzato sul mercato il suo rendimento lordo è sceso al 3,88 per cento.
Un portafoglio così congegnato offre un rendimento lordo complessivo del 2,67% che, detratte le tasse (bisogna ricordare che l'imposta sui titoli di Stato è rimasta invariata al 12,5% proprio per sostenerne l'acquisto anche da parte dei cittadini italiani), si attesta al 2,35 per cento. Non è un ritorno elevatissimo, ma va sottolineato che il denaro così investito espone il risparmiatore a rischi molto limitati.
Chi, invece, è disposto ad affrontare un maggiore tasso di «pericolo», anche nel senso della durata, può dividere i 20mila euro che ha a disposizione su due strumenti. Con i primi 10mila euro può comprare il Btp con scadenza 1 luglio 2014 e cedola al 4,25 per cento. Anche questo Buono del tesoro si è rivalutato, perciò il suo rendimento lordo è sceso al 3,01 per cento. Gli altri 10mila euro, invece, possono essere investiti sul Btp con scadenza 1 agosto 2018 e cedola al 4,5 per cento. In questo caso, il titolo ha perso un po' del suo valore e dunque il suo rendimento lordo è aumentato al 5 per cento.

L'allungamento delle scadenze e l'assunzione di un rischio un po' maggiore, in questa simulazione, premiano il risparmiatore con un rendimento lordo del 4,01% che, depurato dal peso delle imposte, diventa il 3,49 per cento. Un risultato di tutto rispetto.