Ci siamo, le procure salgono in politica

Il centrodestra rimonta nei sondaggi e subito arriva l'aiutino delle toghe alla sinistra Il processo alla candidata Pd viene sospeso, quello al Cav no. Blitz nella sede della Lega

Per dirla alla Mario Monti, le procure salgono in politica. Non è una novità, è vero, ma fa comunque un certo effetto vedere che puntualmente ad ogni campagna elettorale i pm fanno uscire dal letargo inchieste ferme da anni per buttarle in pasto all'opinione pubblica. Ieri è toccato alla Lega (perquisizioni in sede per la faccenda delle quote latte) e al Pdl (arresto dell'ex sindaco di Parma per vicende di anni fa). E nelle stanze che contano già si mormora di un imminente, nuovo, spettacolare blitz per fare un po' di terra bruciata attorno al Pdl lombardo.

Lo schema si ripete da 18 anni: ha creato danni enormi al Paese ma non è mai riuscito a centrare l'obiettivo di azzerare l'unica alternativa alla sinistra. Anzi, semmai il contrario. Come nel caso del duo Santoro-Travaglio, più picchiano, più l'elettorato di centrodestra si compatta, perché la gente non è stupida come pensano pm rivoluzionari e opinionisti politici frustrati da continue sconfitte. Tipo Ingroia, il magistrato eroe degli antiberlusconiani che ci querelò quando, mesi fa, scrivemmo che si stava comportando da politico e che oggi ritroviamo candidato premier contro i suoi indagati. Abusi e partigianerie sono quotidiani. A Berlusconi è stato negato il rinvio del processo Ruby in quanto alle elezioni è candidato semplice e non aspirante premier. A Rosaria Capacchione, discussa candidata del Pd in Campania coinvolta in una delicata inchiesta, il tribunale ha invece concesso la sospensione del processo fino a dopo il voto per permetterle di fare campagna elettorale senza intralci. Ne so qualche cosa della bilancia truccata della nostra giustizia. L'ho provato sulla mia pelle, non è simpatico. Prepariamoci. Da qui alle elezioni saranno 40 giorni di fuoco.

Spareranno dalle procure, dall'Europa, tenteranno con qualsiasi mezzo di fermare una rimonta che fino a una settimana fa ritenevano impossibile. La paura non è mai buona consigliera. Noi non l'abbiamo, loro sì. Questo è un vantaggio per chi non pensa di arrendersi agli intrighi della sinistra.

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