Politica

Cialente ci ripensa: "Sono tornato"

Il sindaco de L'Aquila ritira le dimissioni e nomina vicesindaco l'ex capo della procura di Pescara

Massimo Cialente (foto d'archivio del 21 febbraio 2010)
Massimo Cialente (foto d'archivio del 21 febbraio 2010)

Massimo Cialente, capitolo secondo. Ora è ufficiale. Il sindaco de L’Aquila ha ritirato le dimissioni presentate lo scorso 12 gennaio a seguito dell’inchiesta della Procura dell’Aquila su presunte tangenti negli appalti per la ricostruzion. E ha annunciato l’ingresso in Giunta di Nicola Trifuoggi, ex procuratore della Repubblica dell’Aquila e di Pescara. Trifuoggi avrà le deleghe alla Trasparenza, Centrale di committenza, Polizia municipale e Ispettorato urbanistico e sarà anche il vice sindaco. "Sono tornato. Un nuovo inizio, una nuova fase. Sono qui a difendere la città. È la seconda volta che mi dimetto, questo è un nuovo inizio è una nuova fase, vinceremo la battaglia perché siamo onesti e anche tosti, sono tornato per la solidarietà di migliaia di cittadini e per la manifestazione del centrosinistra e per difendere la città dagli attacchi ignobili che dicono che qui è in atto un magna magna. L’immagine che si vuol far passare, attraverso i media, agli occhi del Paese è quella di presentare L’Aquila come la città del malaffare. Invece anche per questa ragione per difendere l’orgoglio, la storia, i valori di questa straordinaria comunità che ho deciso di rivedere le mie decisioni e di tornare alla guida dell’amministrazione comunale". "L’Aquila è una città di persone oneste, ma la domanda da porsi è perché montare uno scandalo per coinvolgere una città intera".

È questo il pensiero dell’ex capo della Procura di Pescara, in pensione dall’agosto del 2012, Nicola Trifuoggi, che diresse l’inchiesta Sanitopoli che portò all’arresto del governatore Ottaviano Del Turco per tangenti.

Commenti