Conte si avvicina al Pd. Inizia il fuggi-fuggi dal M5S

La virata a sinistra di Giuseppe Conte non piace ai pentastellati, soprattutto a livello locale. Nel Lazio, due consiglieri regionali passano con Forza Italia

Conte si avvicina al Pd. Inizia il fuggi-fuggi dal M5S
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Continua il fuggi-fuggi dal M5S verso lidi decisamente più moderati. A distanza di pochi mesi da Giancarlo Cancelleri, altri due esponenti grillini approdano a Forza Italia. Si tratta dei consiglieri regionali del Lazio, Roberta Della Casa e Marco Colarossi. L’eurodeputato Fabio Castaldo, invece, per il momento smentisce il suo ingresso tra gli azzurri.

Si tratta di nomi di un certo peso. Giancarlo Cancelleri, già vicepresidente dell’Assemblea siciliana, viceministro ai Trasporti nel Conte-bis e sottosegretario sempre ai Trasporti con Mario Draghi, ha aderito a Forza Italia lo scorso aprile dopo una lunghissima militanza tra i Cinquestelle, iniziata nel 2007. Il nome di Roberta Della Casa potrebbe non dire molto fuori dalla Città Eterna, ma è una fedelissima dell’ex sindaco Virginia Raggi ed ex presidente del IV Municipio di Roma. Colarossi, invece, è il più giovane eletto alla Regione Lazio, a soli 23 anni, ma con alle spalle una carriera politica iniziata nel 2014 quando intervenne in qualità di blogger alla trasmissione Piazza Pulita attaccando il sindaco di Firenze Dario Nardella e il Pd per essere andati al governo insieme a Forza Italia. Fabio Castaldo, infine, è stato vicepresidente del Parlamento europeo fino al 2022 ed è al secondo mandato. Si vocifera che, al di là delle smentite di rito, sarebbe pronto a lasciare il M5S per potersi ripresentare alle elezioni per un terzo mandato, un obiettivo impossibile da raggiungere con le attuali regole del Movimento. Nessuno, al momento, sa se Castaldo entrerà davvero in Forza Italia o in qualche altro partito, ma sicuramente sono tanti gli eurodeputati al secondo mandato che si interrogano sul loro futuro a Bruxelles.

Tra chi vuol abbandonare la nave grillina per convinzione e chi per ambizione, è chiaro che la svolta a sinistra impressa da Giuseppe Conte, almeno a livello locale, sembra non convincere tutti. L’ex premier, a distanza di due anni dall’ultima volta, ha assicurato la sua presenza alla Festa dell’Unità di Ravenna, ma in Piemonte c’è chi dice no ai democratici. La capogruppo in Consiglio regionale, Sarah Disabato, infatti, ha declinato, l’invito del Pd a partecipare alla Festa dell’Unità locale per dibattere sulle elezioni del prossimo anno perché intende prima coinvolgere gli attivisti con un sondaggio interno per stabilire la linea da seguire visto e considerato che in molti preferirebbero correre da soli.

“Li ringrazio, il mio no non è pregiudiziale, del resto ho già partecipato a iniziative del Partito Democratico – si legge sul quotidiano La Stampa – ma sarebbe stato prematuro aprire una fase di confronto con le altre forze politiche senza aver testato il sentimento di tutte le componenti del Movimento”. In conclusione, il M5S è di nuovo in tilt.

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