La Buvette

Così la Grecia ferma i migranti e l’Europa tace

Una puntata dedicata al tema legato ai migranti, in particolare a come l'Europa usi due pesi e due misure. Un avvocato Greco denuncia come le autorità deportino illegalmente i migranti arrivati dalla Turchi

Così la Grecia ferma i migranti e l’Europa tace

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Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.

Non si fa altro che parlare di migranti. Mai così tanti sono arrivati sulle nostre coste. Oltre 130mila dall’inizio dell’anno ad oggi. Numeri che non si vedevano da tempo, molto tempo. Numeri che preoccupano e allarmano l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni che, giustamente, corre ai ripari. Come? Con i Cpr, i centri per il rimpatrio dove, i clandestini, saranno trattenuti per 18 mesi. Apriti cielo! La sinistra è andata subito in escandescenza accusando il nostro governo delle peggiori atrocità. E mentre noi continuiamo a salvare vite ed accogliere, gli altri Paesi europei cosa fanno? Si blindano e li rimpatriano (anche illegalmente).

In Grecia

È il caso della Grecia. Ai confini terrestri, nella valle dell’Evros, c’è un muro anti migranti di decine e decine di chilometri. Filo spinato, torrette d’avvistamento, droni, telecamere termiche. Tutto il necessario per fermare i migranti in arrivo dalla Turchia. Quelli che scelgono di percorrere la nota rotta balcanica. Molti di loro, però, vengono catturati dall’esercito e dalla polizia di frontiera (insieme agli agenti di Frontex) e deportati illegalmente in Turchia. Rimandati indietro, senza nemmeno essere registrati. Un fatto grave che viola i diritti dell’uomo. Ma alle autorità greche importa poco. E all’Europa? Beh, ancora meno. A raccontarcelo è l’avvocato Valantis Pantsidis che incontriamo fuori dal tribunale di Orestiadia, ultima cittadina greca. Lui si occupa di far ottenere l’asilo politico ai migranti. Quello che ci racconta è assurdo.

*ASCOLTA IL PODCAST E LA DENUNCIA DELL’AVVOCATO PANTSIDIS*

Tutto tace, nessuno corre in difesa dei migranti. Eppure, i loro diritti vengono calpestati. E tutto accade nella civilissima Europa. Al contrario di quello che avviene in Italia. Due pesi, due misure. I greci liberi di respingere (anche con l’uso della violenza) e noi? Subiamo un’invasione senza precedenti. Indifesi. Senza la libertà di poter agire perché si sa, gli occhi dell’Europa sono fissi sull’Italia. E il risultato è sotto gli occhi di tutti, basta aprire il cruscotto statistico del Viminale per rimanere sorpresi. Oltre 100mila sono già a casa nostra. E in Grecia? Poco più di 24mila.

Il muro e i respingimenti via mare hanno il loro effetto. Perché noi non possiamo fare lo stesso?

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