Pappalardo, i boicottatori e la sinistra dell'illegalità: ecco il podio dei peggiori

Il cantante insulta la Meloni durante un concerto. Le assurde proteste contro Israele. L'opposizione invoca lo stop del taser e difende il Leonka. Ecco i peggiori della settimana

Pappalardo, i boicottatori e la sinistra dell'illegalità: ecco il podio dei peggiori
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Questa settimana al terzo posto del podio dei peggiori troviamo Adriano Pappalardo che, durante un concerto gratuito in una frazione di Fiumicino, ha insultato Giorgia Meloni con volgarità e gestacci. Una vergogna, non c'è nemmeno bisogno di dirlo. E gli spettatori presenti sotto il palco glielo hanno fatto capire molto bene, chi sommergendolo di fischi e chi andandosene via. Tanto che il cantante si è visto costretto a fare dietrofront. Peccato che le sue "scuse" siano altrettanto imbarazzanti. "Un uomo, poco prima di salire sul palco, mi ha detto che lì erano tutti compagni di sinistra e ho pensato di assecondarlo", ha spiegato. È l’ennesimo attacco politico (per di più sguaiato) da un palcoscenico. Ci chiediamo: perché i cantanti non si limitano a cantare? Perché non ci risparmiano le loro invettive politiche? E soprattutto: perché si sentono in diritto di insultare?

Sul secondo gradino della nostra classifica troviamo i boicottatori di Israele. I casi aumentano di giorno in giorno. Si inizia coi parlamentari del Pd che vogliono impedire agli atleti israeliani di partecipare a tutte le competizioni sportive internazionali. Poi ci si mette l'associazione degli allenatori capitanata da Renzo Ulivieri che chiede di estromettere la nazionale di calcio israeliana, a partire dal match di settembre contro gli azzurri. E, infine, le due farmaciste che, in segno di protesta, hanno gettato nella pattumiera le medicine di un’azienda israeliana che, tra le altre cose, produce anche antitumorali e medicinali salvavita. È la fiera dell’assurdo. Una fiera che, però, rischia di sfociare in odio violento. A tal proposito sono emblematiche le parole del Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano: "Se al governo ci fossero Schlein, Conte, Bonelli e Fratoianni a noi ebrei sparerebbero in strada. Il Pd è pieno di antisemiti".

Al primo posto dei peggiori della settimana abbiamo la sinistra dell'illegalità, quella che si schiera sempre dalla parte sbagliata della barricata. A Milano, dopo trent'anni di violazioni e abusi, si è finalmente messa la parole fine all’occupazione del Leoncavallo. La Meloni ha detto chiaramente che "non possono esistere zone franche". Vince la giustizia, dunque. Ma non per l'opposizione che si è subito fiondata a difendere il centro sociale parlando di "operazione di regime" e "gravissimo atto di violenza". È la stessa sinistra che, solo qualche giorno prima, invocava la sospensione dei taser. Prendete Ilaria Salis: in prima fila al fianco degli okkupanti del Leoncavallo parla di "città da rovesciare".

E poi sul taser di "arma pericolosa" e "approcci inutilmente violenti". Ecco la fotografia perfetta delle battaglie culturali e politiche della sinistra: vogliono disarmare le forze dell’ordine e al tempo stesso stendono il tappeto rosso a chi occupa.

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