Roma La prima settimana di lavoro del premier Mario Monti e del governo si annuncia difficile, ma si apre con una buona notizia che arriva dal ministero dell'Economia. Nei primi otto mesi dell'anno il fabbisogno complessivo si è attestato 33,5 miliardi, in forte calo rispetto ai 47,1 miliardi dello stesso periodo dell'anno scorso. Sono 13,6 miliardi in meno rispetto al 2011. Boccata di ossigeno che non cambierà il corso della politica economica del governo. Mercoledì si terrà il primo Consiglio dei ministri dopo la pausa di agosto. Ci sarà il decretone sanità depurato da alcune sbandate estive, come la tassa sulle bibite gassate e il limite di 500 metri da luoghi sensibili come ospedali e scuole per le slot machine. Poi le modifiche concordate dal ministro Balduzzi con le Regioni, contro le quali i medici di famiglia sono pronti a scioperare. Si discuterà anche dell'agenda per la crescita, ma non ci sono tesoretti a disposizione dei ministeri coinvolti, in particolare lo sviluppo il Lavoro.
La priorità rimane la partita europea, in mano al premier Monti e al ministro Moavero Milanesi (che ieri ha incontrato il capo dello Stato Napolitano). Oggi c'è l'incontro tra Monti e il presidente francese Francois Hollande, meno facile di quanto appaia. Parigi è stata a fianco dell'Italia e della Spagna fino a quando il tema è stato, in termini generali, il meccanismo per raffreddare gli spread. Ma a Roma si parlerà anche di politiche fiscali comuni ai Paesi di Eurolandia e questo potrebbe non piacere all'inquilino dell'Eliseo, alle prese con il primo calo di popolarità dopo la sua elezione.
Un paletto saldissimo su questo fronte ieri l'ha messo la Germania. Il cancelliere Angela Merkel, dopo avere espresso una generica solidarietà ai Paesi periferici e anche una critica ai mercati («Non sono al servizio del popolo»), ha confermato che la Germania non vuole «l'unione del debito». Niente eurobond, quindi, come ha confermato il portavoce Steffen Seibert.
In compenso, anche in Germania, la strada per il meccanismo salva spread, sia pure nella versione legata al fondo salva Stati, è in discesa. Il ministro Schaeuble si è detto certo che la Corte costituzionale non bloccherà il trattato sull'Esm, il nuovo fondo salva Stati.
Tornando a Monti, domani il primo incontro con le parti sociali. A palazzo Chigi ci saranno i presidenti delle associazioni Abi, Ania, Alleanza delle cooperative, Confindustria, Rete imprese Italia, che presenteranno il documento congiunto con le proposte delle aziende per fare ripartire l'economia. Punti forti, più competitività e politiche europee di stampo federalista. Sicuramente Monti condividerà, ma difficilmente riuscirà ad andare oltre.
Venerdì Monti andrà alla Fiera del Levante di Bari, ma sulla sua partecipazione è scoppiata una polemica.
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