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Decadenza, stasera si vota la relazione del pdl Augello

In Giunta per le elezioni è scontro sulle modalità procedurali. Il Pd fa il furbo, Malan lascia i lavoro. Poi la tensione rientra. Augello: "Stasera ci saranno tre voti"

Decadenza, stasera si vota la relazione del pdl Augello

La politica è sospesa. Gli occhi sono puntati sulla Giunta per le elezioni che questa sera voterà la relazione del relatore pdl Andrea Augello. "È come stare al tavolo con chi quando mangi ti avvelena il pasto". La dichiarazione di Maria Elisabetta Casellati, membro del Pdl in Giunta, illustra molto bene l’aria che si respira a Palazzo Madama. "Quello del Pd - continua la senatrice - un atteggiamento pregiudiziale che non fa bene". Tanto che i lavori di questa mattina sono partiti con uno scontro sulle modalità procedurali. "È solamente un voto interlocutorio - ha avvertito il presidente del Senato Pietro Grasso - non è certamente decisivo".

Partono in salita e coi toni infuocati i lavori che questa sera porteranno al voto che dovrà decidere se bocciare o approvare la relazione di Augello che chiede di convalidare l’elezione a senatore di Silvio Berlusconi. Il Pdl sostiene che debbano esserci tre distinte votazioni, non così i membri del Partito democratico e il presidente della giunta Dario Stefano (Sel) che sostengono il voto unico. Come si vede dalle primissime schermaglie, l'atteggiamento sfrontato della sinistra punta alla rottura. Infastidito dagli strappi del Pd, il Pdl Lucio Malan ha lasciato la riunione prima del termine ricordando che si era deciso di "votare separatamente" sulle questioni sollevate (ricorso alla consulta, istanza a Lussemburgo e natura giurisdizionale della Giunta). "Oggi è stato detto che ci sarà un voto solo in aperta violazione alla parola data - osserva con i giornalisti - sono andato via anticipatamente perchè ho avuto fastidio fisico a stare con persone che hanno dato la loro parola, faccia a faccia, a diversi di noi. La formulazione con cui si stabiliva di procedere al voto aveva una formulazione ambigua ed io ho chiesto assicurazioni. Mi è stato anche detto: 'se vuoi si vota anche sul colore dei tuoi capelli'". E ancora: "l’obiettivo è uno solo eliminare dalla vita politica un uomo che ha sempre battuto la sinistra. Non si vota su questioni giuridiche". A stretto giro di posta è arrivata anche la replica del democratico Giorgio Pagliari per il quale il Pdl cerca di "buttarla in politica". "Non c’è una parola che corrisponda alla realtà dei fatti", ha commentato riferendosi al collega del Pdl. E ha aggiunto: "È una posizione strumentale, si cerca un ostacolo al voto attraverso argomenti pretestuosi. Ma affrontando il confronto con pazienza, come abbiamo sempre fatto, arriveremo stasera al voto che ha un significato: in questo Paese la legge è uguale per tutti". Secondo il senatore piddì, insomma, la replica di Augello "non ha attenuato le argomentazioni per cui ci sono tutte le condizioni per andare a votare. La legge sull’incandidabilità è applicabile".

Lo scontro è rientrato solo quando Stefano ha confermato che stasera ci potrebbero essere tre voti. Se verrà fatta una richiesta condivisa, il presidente della giunta non avrà difficoltà a sottoporre al voto le singole questioni. L'esito, però, non è destinato a cambiare. "Purtroppo non gliene importerà niente a nessuno delle questioni poste nella relazione", ha commentato Augello a margine dei lavori.

"Importerà soprattutto il clima generale in cui si è svolta questa battaglia - ha continuato - che si concluderà con un voto che boccerà il relatore, fatto infausto per il Paese ma fausto per la qualità di vita del relatore".

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