Una via a Giuseppe Segato (nella foto), l'ambasciatore dei Serenissimi. A deciderlo la giunta comunale di Rosà (Vicenza) che ha reso omaggio a questo discusso personaggio, scomparso a soli 52 anni nel 2006. «Un giusto riconoscimento a chi ha speso l'intera vita per la causa veneta», dice Ettore Beggiato, già assessore regionale del Veneto. Segato era nato a Borgoricco (Padova) nel 1954, laureato in Scienze politiche all'Università di Padova. Già dalla sua tesi di storia veneta si intravedeva la passione e l'orgoglio di essere veneto, e l'aspirazione di vedere la sua regione riconosciuta nel mondo, costi quel che costi.
Autore di diversi volumi (Il mito dei Veneti, Io credo, Uno sconfitto di successo e altri), il suo nome è associato ai fatti del campanile di San Marco a Venezia (9 maggio 1997) in seguito ai quali fu condannato a tre anni e sette mesi di reclusione, subendo tre carcerazioni e l'affido ai servizi sociali. Una vita spesa per l'autodeterminazione dei veneti. Non senza polemiche.Una via dedicata a «Bepin»: il Serenissimo finito in cella
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.