Politica

La denuncia di Salvamamme: "Equitalia e Monti ci trattano come evasori fiscali"

La onlus fondata più di 20 anni fa da Grazia Passeri rischia di chiudere. L’associazione è sovvenzionata da Regione e Comune, i soldi però arrivano con più di un anno di ritardo

La denuncia di Salvamamme: "Equitalia e Monti ci trattano come evasori fiscali"

C’è una taglia sulla testa di una delle associazioni più attive nel sostegno alle famiglie del Centro Italia. Salvamamme, onlus fondata più di vent’anni fa da Grazia Passeri, rischia ora di chiudere a causa di una situazione finanziaria con Equitalia divenuta insostenibile. L’associazione è sovvenzionata da Regione e Comune, rispettivamente per 200 e 100 mila euro, i soldi però arrivano con più di un anno di ritardo.

“Equitalia - spiega Grazia Passeri, presidente “Salvamamme” - non può estenderci lo stesso trattamento punitivo degli evasori fiscali. Non puoi dire a un bambino che le vitamine gliele dai tra 6 mesi. Noi le compriamo subito. Siamo kamikaze, abituati al rischio. Ma se prima dei fondi pubblici promessi e dovuti arrivano le tasse, le multe, le cartelle esattoriali, le more delle more, finirà che dovremo arrenderci alla burocrazia. E questo momento è vicino. Abbiamo parlato con Equitalia, abbiamo scritto a Monti: devono aiutarci”.

L’associazione ha scritto una lettera al premier Mario Monti firmata dal socio fondatore di Salvamamme nonché presidente onorario della corte dei Conti Silvio Pergameno: “Questa struttura è un paracadute per la salute e a volte la sopravvivenza dei più piccini. È esposta al rischio di sospensione della propria opera per pesanti quanto inconcepibili procedure di riscossione. Ci impongono per il versamento dei fondi il preliminare pagamento dei tributi. Ma associazioni no profit vere possono farlo solo con gli stessi soldi assegnati ma non ancora corrisposti. Di qui l’ulteriore onere di multe spropositate”. La soluzione, secondo Pergameno, “potrebbe essere facilmente sanata, ad esempio, mediante trattenuta, da parte dell'ente che concede il contributo, dell'importo dovuto a titolo di imposta e versamento diretto dello stesso all'erario”. “Crediamo fermamente nelle istituzioni – ha concluso il presidente onorario della Corte dei Conti - plaudiamo alla Guardia di Finanza, ma, proprio per questo, siamo sconvolti perché finiamo uccisi proprio dalle istituzioni e dalle burocrazie. E come noi in condizioni analoghe vengono a trovarsi un gran numero di associazioni benefiche, quelle in particolare che, più che parole, soddisfano bisogni primari”.

I numeri di Salvamamme sono davvero sotto gli occhi di tutti. Lavora in rete con la Caritas, le Asl, 300 enti pubblici e privati. Centinaia di comuni le inviano persone da aiutare. Da tutta Italia arrivano pacchi di solidarietà con abiti lavati e stirati. L’anno scorso ha aiutato più di 5 mila famiglie con oltre 100mila prodotti.

Il prossimo obiettivo? 15 mila regali da mettere sotto l’albero di Natale dei bambini con meno possibilità. E speriamo solo che Babbo Natale non sia costretto a perdersi negli uffici di Equitalia!

Commenti