"Sarà un bellissimo centro culturale…”. Il video di Gualtieri prima del crollo della Torre dei Conti

In un video pubblicato sui social, il sindaco di Roma presentava con orgoglio la ristrutturazione della torre poi crollata uccidendo un operaio

"Sarà un bellissimo centro culturale…”. Il video di Gualtieri prima del crollo della Torre dei Conti
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Appena qualche settimana fa, Roberto Gualtieri sui suoi profili social presentava la ristrutturazione della Torre dei Conti di Roma, manufatto medioevale che sorge alle spalle dei Fori imperiali di Roma. Invece, com'è ormai noto, la settimana scorsa un crollo devastante, proprio durante quei lavori, ha tolto la vita a uno degli operai. "Anche la Torre dei Conti, medioevale, è in corso di restauro e diventerà un bellissimo centro culturale con Aule studio per i giovani e una stupenda terrazza panoramica", diceva il sindaco in un video pubblicato sui profili social.

Poi quello che è successo si sa, ci sono stati due crolli a breve distanza, uno dei quali ha intrappolato un operaio che purtroppo non ce l'ha fatta e un altro ha fortunatamente solo sfiorato i vigili del fuoco intervenuti per trarlo in salvo. Ovviamente, il sindaco non poteva sapere quello che sarebbe accaduto da lì a poco tempo ma rivedere oggi quel video fa una certa impressione. Le indagini sono in corso per capire come sia potuto accadere e se ci siano stati errori di qualche tipo nella ristrutturazione e se la struttura fosse idonea a sopportare i lavori.

Gli inquirenti rivolgono un appello a chiunque abbia assistito ai primi momenti del cedimento o abbia girato video della scena del crollo. Materiale che potrebbe essere decisivo per comprendere le dinamiche che hanno portato al crollo. Tutti i testimoni sono invitati a contattare i carabinieri della Compagnia Roma Centro, incaricati delle indagini. Immagini e testimonianze confluiranno nel fascicolo aperto dalla procura di Roma, che intanto continua ad acquisire tutta la documentazione sui lavori di ristrutturazione, dagli atti di gara per le tre ditte appaltatrici, ai fascicoli sull’iter amministrativo seguito per l’affidamento degli interventi.

Tra i documenti sotto esame figurano anche il decreto del 2022 che ha autorizzato l’opera e la relazione tecnica del 30 maggio 2025, che avrebbe attestato la stabilità dell’edificio. Oltre agli operai e ai rappresentanti delle imprese coinvolte, saranno ascoltati anche coloro che in passato avrebbero segnalato possibili criticità strutturali.

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