Roma - Stavolta a qualcuno potrebbe tornare la voglia di prendere in mano la penna, alla faccia delle e-mail che hanno soppiantato le lettere. Non c'è dubbio che la storia del disoccupato che - grazie alla moglie anch'essa senza lavoro - si è visto recapitare 50mila euro cash da Silvio Berlusconi potrebbe aprire una frenetica stagione italiana di appelli cartacei al Cavaliere. Ma quello che resta è l'aiuto a un persona in un momento di difficoltà. Si chiama solidarietà.
Riassumiamo. Beneficiario della clamorosa donazione è tale Mario Padovan, 45enne disoccupato di Pordenone ma residente a Roma con la moglie Tommasina Pisciottu, 39 anni, originaria della Sardegna e in attesa di due gemellini. Racconta emozionata la donna al Gazzettino.it. «So che tanti sostengono che i soldi non sono tutto e non fanno la felicità, ma quando ti trovi alla soglia degli anta, senza un lavoro e con due bambini in arrivo (a maggio), i soldi ti servono eccome. Il problema è che né io, né mio marito in questo momento abbiamo un'occupazione, lui è stato licenziato da qualche mese per colpa della crisi ed è caduto in depressione, e io sono casalinga e non ce la faccio più ad arrivare a fine mese». Una situazione complicata e piuttosto comune di questi tempi. Così ai primi di dicembre la signora prende coraggio, carta e penna e scrive una lunga lettera di sfogo al presidente Berlusconi. «Auguri di Natale e buon anno presidente, ma io e mio marito non riusciamo più a cavarcela senza un lavoro fisso, ecco la nostra storia». Almeno mi sono sfogata, avrà pensato, chissà se la riceverà mai, figuriamoci se mi risponde con tutti gli impegni che ha... E invece qualche giorno fa arriva una lettera da villa San Martino. Con il cuore in gola la signora apre la busta e all'interno trova un biglietto: «Grazie per gli auguri! A 77 anni compiuti, sono ancora qui per resistere a questa sinistra e alla sua magistratura pericolosa per l'Italia, per la democrazia e per la nostra libertà. Firmato Silvio Berlusconi». E poi il provvidenziale malloppo. «La manna! Tre assegni circolari, due da quindici e uno da ventimila euro intestati a me. Sommati, fanno 50mila euro!». Somma già incassata. Stava quasi per svenire la signora, non se lo sarebbe mai aspettato. «Non ho parole per descrivere quello che ho provato in quel momento. Vi dico solamente che ai miei figlioli, quando cresceranno, continuerò a dire che Babbo Natale esiste». Già, se non fosse per la sinistra che già parla di furbata preelettorale. «So bene che molti di voi giornalisti non amate Berlusconi ma, al di là di quello che può aver fatto o non fatto, con me è stato un uomo meraviglioso e generoso, al contrario di tanti altri che potevano fare qualcosa e non hanno fatto nulla». E chissà che uno dei gemelli non venga chiamato Silvio. «Non ci abbiamo ancora pensato» ride la signora. Chissà. Detto questo, non fatevi troppe illusioni.
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