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A Taranto c'è l'emergenza rifiuti: e il sindaco Pd caccia il capo delle Protezione civile. On. Iaia: "Taranto è la Stalingrado d'Italia"

Rinaldo Melucci, anziché pulire la città attraverso la partecipata, o farsi aiutare dall’esercito, per tutta risposta ha rimosso il capo della protezione civile

A Taranto c'è l'emergenza rifiuti: e il sindaco Pd caccia il capo delle Protezione civile

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A Taranto c'è l'emergenza rifiuti: e il sindaco Pd caccia il capo delle Protezione civile

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Taranto, città amministrata da una maggioranza Pd, 5 stelle e Verdi, da mesi vive un’emergenza rifiuti a causa delle scelte sbagliate della partecipata comunale Amiu, anche questa presieduta da un ex segretario del Pd. Giorni fa il capo della protezione civile comunale, l’avvocato Alessandro Basta, ha chiesto di mandare l’esercito per ripulirla, come si è fatto in altre occasioni a partire da Napoli. Anche a Roma col sindaco del Pd Gualtieri la città è sommersa di rifiuti, ma almeno la differenziata è al 46%, a differenza del misero 24% di Taranto, che si riduce ogni anno senza che il sindaco prende provvedimenti sul Cda della partecipata che sommersa dai debiti ha sospeso il servizio di pulizia notturna (tranne al quartiere Tamburi dove lo paga Acciaierie d'Italia).

La situazione tra cassonetti insufficienti e non funzionanti da cui traboccano sacchetti, topi, blatte e cattivi odori, è ormai di ordine pubblico oltre che sanitaria, come riportano oltre che i residenti anche le recensioni dei turisti. Alessandro Basta, nella sua qualità di capo della protezione civile, aveva scritto al prefetto:
“In considerazione dello stato in cui versa la città dia Taranto, in relazione all’immondizia che ormai giace da giorni nelle vicinanze dei cassonetti e in tutte le zone della città, mi permetto di chiedere l’intervento dell’Esercito per eliminare il fenomeno increscioso. Ciò in considerazione delle alte temperature di questo periodo, del proliferare di animali che invadono le zone di deposito dell’immondizia, nonché per evitare il possibile contagio di malattie, e conseguenza per l’incolumità e la salute dei residenti”. Ma il sindaco del Pd Rinaldo Melucci, anziché pulire la città attraverso la partecipata, o farsi aiutare dall’esercito, per tutta risposta ha rimosso il capo della protezione civile. A distanzia di pochi giorni, con apposita delibera, ha revocato l'incarico di coordinatore del Gruppo Comunale di Protezione Civile all'avocato Basta (in precedenza da lui stesso nominato), motivandola con la "riorganizzazione del Gruppo Comunale di Protezione Civile al fine di incrementare l’efficienza dello stesso anche alla luce delle nuove normative ministeriali”.

Taranto è la Stalingrado d’Italia” tuona il parlamentare di Fratelli d'Italia, Dario Iaia: "Il sindaco Rinaldo Melucci, esponente del Partito Democratico, rimuove il responsabile della Protezione Civile Comunale, avv. Alessandro Basta, per la “grave” colpa di aver rappresentato al Prefetto la grave situazione igienica della città e tutti i rischi connessi.

Il Partito Democratico, a guida Elly Schlein, così moderno e liberale, nulla ha da dire su questa revoca? Nel frattempo la città continua ad essere sporca, con una differenziata bloccata al 24%, con dati sulla disoccupazione che fanno paura, ma intanto Melucci persiste nello spendere milioni di euro per manifestazioni propagandistiche che poco o nulla lasciano al territorio".

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