È bagarre sul finanziamento illecito ai partiti. Perché, come scritto oggi da Repubblica, un emendamento Pdl a firma Bianconi, Calabria, Centemero, Ravetto, Saverio Romano, prevederebbe soltanto una multa e non più il carcere per punire il reato suddetto.
"Non conosco le ragioni che sostengono questo tipo di proposta. Ma se le cose stanno così sono veramente meravigliato di come si possa fare una proposta del genere. Stento a credere a una cosa del genere perché si tratta di un intervento che può produrre effetti molto gravi", ha dichiarato il presidente dell'Anm Rodolfo Sabelli. A chiarire un po' il quadro ci ha pensato Mariastella Gelmini: "Ribadiamo la nostra posizione: siamo per il massimo della trasparenza, per il massimo della tracciabilità. Di più: siamo convintamente, come abbiamo detto anche in campagna elettorale, per la abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e per utilizzare solo quello dei privati, nell’ambito di questi privati che finanziano i partiti, non dobbiamo sanzionare o colpevolizzare chi in buona fede sbaglia e magari dimentica un foglio. Siamo pronti a riformulare l’emendamento se non risulta chiaro, ma nella sostanza non siamo disponibili a fare mezzo passo indietro".
Inoltre, ha aggiunto la vicepresidente del gruppo Pdl: "Non può ricadere nel penale un errore rispetto ad un adempimento burocratico quando è chiara la volontà di trasparenza.
Se la somma del finanziamento è iscritta a bilancio, e quindi è chiara la volontà trasparente di erogare la somma, ma manca la delibera del Cda, non puòaccadere che per errore umano di altri, il responsabile legale riceva un avviso di garanzia per presunto illecito. Dobbiamo essere chiari, trasparenti, ma non ottusi. E in ogni caso un errore burocratico e amministrativo, si sana. Non si passa al penale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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