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Fisco, troppi controlli mettono a rischio la privacy dei cittadini

L'Authority della privacy rispedisce al mittente le nuove norme sui controlli fiscali: "Solo uno Stato non democratico pensa che i cittadini violano tutti le leggi"

Fisco, troppi controlli mettono a rischio la privacy dei cittadini

Più che un peso è un vero e proprio macigno. Mentre il fardello delle tasse punta a superare il 45% - un livello che ha pochi confronti in tutto il mondo - gli ultimi blitz delle Fiamme Gialle nelle principali mete turistiche del Belpaese e nelle vie dello shopping italiano sono uno "forte strappo" allo Stato di diritto. A lanciare l'allarme sono stati il Garante della privacy Francesco Pizzetti e il presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino. A pochi mesi dal continuo inasprimento della pressione fiscale e dalla nuova ondata di controlli operati dalla Finanza, il sistema italiano è diventato un carico eccessivo sui "contribuenti fedeli". Un vero e proprio allarme che chiama in causa al governo le cui manovre di aggiustamento, approvate "sulla spinta dell'emergenza", hanno operato "sul lato dell’aumento della pressione fiscale piuttosto che dal lato della riduzione della spesa".

A impensierire non è solo l'eccessiva pressione fiscale ma anche l'eccessivo accesso ai dati personali dei cittadini. Questioni di privacy, insomma. Una privacy troppo spesso calpestata. "Le nuove norme sulla trasparenza amministrativa nei controlli fiscali rappresentano strappi forti allo Stato di diritto", ha spiegato Pizzetti facendo presente che "è una fase di emergenza dalla quale uscire al più presto" altrimenti "lo spread fra democrazia italiana e occidentali crescerebbe". È proprio dei sudditi essere considerati dei potenziali mariuoli, come è proprio di uno Stato non democratico pensare che i cittadini siano tutti possibili violatori delle leggi. "In uno Stato democratico - ha fatto presente il Garante della privacy - il cittadino ha il diritto di essere rispettato fino a che non violi le leggi, non di essere un sospettato a priori". Proprio per questo l'Authority ha lanciare un forte monito al presidente del Consiglio Mario Monti denunciando è in atto, a ogni livello dell’amministrazione, e specialmente in ambito locale, una spinta al controllo e all'acquisizione di informazioni sui comportamenti dei cittadini che cresce di giorno in giorno. Per Pizzetti, infatti, il fenomeno rischia di portare a fenomeni di controllo sociale di dimensioni spaventose.

Al giorno d'oggi la distribuzione del carico tributario, diversamente da quanto si registra negli altri Paesi dell’Eurozona, penalizza in primis il lavoro e le imprese. Un peso superiore di circa 50 miliardi di euro alla media europea. Durante l'audizione alla commissione Bilancio a Montecitorio, Gianpaolino ha fatto presente che alcune correzioni sono intervenute con le manovre di finanza pubblica del 2011.

Insomma, quello che dipinge dalla fotografia scattata dal Garante della privacy e dalla Corte dei Corti è uno Stato che con le tasse e gli eccessivi controlli opprime i cittadini.

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