Formigoni in difesa «Ho i conti in rosso Mai posseduti né yacht né la villa»

Formigoni in difesa «Ho i conti in rosso Mai posseduti né yacht né la villa»

«Basta che io vada su una barca una settimana e la barca diventa mia, in vacanza in una casa per un weekend e diventa mia. Insomma, sarei una sorta di Re Mida al contrario». Roberto Formigoni prova a rispondere con una battuta al maxi sequestro di beni disposto giovedì dal gip di Milano.
L'ennesimo guaio con la magistratura, questa volta, lo ha toccato nel portafoglio. Bloccati conti correnti (eccetto quello da senatore), proprietà immobiliari, auto. Il totale di quanto sarà incamerato dal Fondo unico della Giustizia sarà chiaro solo nei prossimi giorni, ma stando all'inventario fatto ieri dall'ex governatore nella conferenza stampa indetta per replicare alla bufera giudiziaria, si tratterebbe di poca cosa. Sicuramente, molto ma molto meno di quei 49 milioni che in verità la Procura ha indicato come il totale della corruzione messa in piedi dai soggetti coinvolti nelle inchieste sulla fondazione Maugeri e sul san Raffaele, e dunque non attribuiti soltanto a Formigoni. «Io non ho, né ho mai avuto 49 milioni», e «ho solo due conti, «uno in cui ieri registravo un saldo di 18,20 euro e un secondo con un rosso da 75mila euro, causato da un fido che ho dovuto aprire per pagare diverse spese, incluso quelle degli avvocati che mi stanno difendendo».
«Secondo gli atti - è la ricostruzione del senatore Ncd - la corruzione è iniziata nel 1997, ma Formigoni entra in scena solo nel 2006, quando emergono le utilità da otto milioni di cui avrei goduto». Ancora, «per la Procura la corruzione coincide con le 15 delibere della giunta che avrebbero favorito la fondazione Maugeri. Le delibere non sono state proposte da me, ma dall'assessore competente e votate da una giunta di 17 elementi». E «queste delibere sono state già sottoposte al Tar, alla Corte dei Conti e al Consiglio di Stato, da tutti giudicate perfettamente corrette». La villa in Sardegna? «La casa è intestata a Perego e io sono stato ospite in questa casa per alcuni weekend». E gli yacht? «Ci ho trascorso solo qualche fine settimana».
Alla fine, c'è anche spazio per la politica.

L'appuntamento con le elezioni europee si avvicina, e il «Celeste» non chiude la porta. «Ho dato la disponibilità ma non ho fatto alcuna richiesta, le candidature le decidiamo domenica pomeriggio o lunedì dopo il congresso di Ncd».

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