Foto di Meloni a testa in giù, si dimette il presidente del museo di Ostuni

Il passo indietro del professore Luca Dell'Atti: "Per tutelare la città e l'ateneo di Bari". Il sindaco Pomes: "Grazie per l'assunzione di responsabilità"

Foto di Meloni a testa in giù, si dimette il presidente del museo di Ostuni
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Alla fine è arrivato il passo indietro di Luca Dell’Atti. Dopo quarantotto ore di polemiche per la foto del premier Giorgia Meloni a testa in giù pubblicata sul suo profilo Instagram, il presidente del Museo civico di Ostuni (Brindisi) ha rassegnato le dimissioni. In carica da fine dicembre, il professore ha rinnovato le sue scuse al presidente del Consiglio. Le dimissioni sono state rassegnate nelle mani del sindaco della città Bianca, Angelo Pomes che, nell'immediatezza dei fatti, aveva dichiarato di prendere le distanze da Dell'Atti.

Luca Dell'Atti e il post anti-Meloni

Le dimissioni sono state confermate dall’ormai ex presidente del Museo civico di Ostuni in una nota in cui ha anche puntato il dito contro la gogna mediatica subita: "Con riferimento alle note vicende dei giorni trascorsi che mi hanno visto personalmente sottoposto a un'intollerabile gogna mediatica, al fine di tutelare la mia serenità personale, l'onorabilità delle mie condotte e del mio nome, primariamente nella città di Ostuni; al fine di tutelare l'immagine dell'Istituzione Museo, ente di promozione culturale e scientifica, dall'indebito clamore sollevato; al più alto fine di tutelare l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, ove con nota e riscontrata professionalità presto servizio, i suoi studenti, dottorandi e colleghi tutti da speculazioni sono, con la presente, a rassegnare le mie dimissioni dalla carica di presidente dell'Istituzione Museo delle civiltà preclassiche della Murgia meridionale".

Un passo indietro necessario ma non privo di polemiche quello di Dell’Atti, che ha colto l’occasione per denunciare il trattamento subito. L’amministrazione di Ostuni ha preso atto delle dimissioni e il sindaco Pomes ha ringraziato il professore per l'assunzione di responsabilità a tutela del Comune di Ostuni e dell'Istituzione Museo. Il primo cittadino ha ammesso di sperare che ciò sia sufficiente a chiudere la spiacevole vicenda in nome di un clima politico più sereno nel rispetto delle istituzioni ma anche nei confronti dello stesso Dell’Atti “che sin da subito si era scusato per l'immagine di pessimo gusto postata sulle sue storie Instagram, le cui doti umane, culturali e professionali sono oggettivamente riconosciute come ho avuto modo di sottolineare fin dall'inizio".

Travolto dalle polemiche per l'immagine di Meloni a testa in giù tra i riferimenti alle foibe e le polemiche su Sanremo legate al conflitto in Medio Oriente, Dell'Atti aveva già chiesto scusa al premier per l'uscita infelice: "A Giorgia Meloni porgo le mie scuse umane, sincere e sentite per l'immagine di pessimo gusto che ho, improvvidamente, postato sulle mie storie instagram".

Sul caso era intervenuto anche il ministro Gennaro Sangiuliano: "Chi presiede un museo, sia esso statale, privato, diocesano o civico, come nel caso di specie, ha il dovere verso la comunità di non esprimere in alcun modo opinioni offensive e di rispettare le istituzioni".

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