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Gasparri "minaccia" le dimissioni di massa

Il vicepresidente del Senato: "Se ci fosse un epilogo negativo, avremmo tutto il diritto di assumere iniziative come le dimissioni di tutti i parlamentari Pdl"

Gasparri "minaccia" le dimissioni di massa

Se sulle vicende giudiziarie di Berlusconi si dovesse assistere ad un "sistematico massacro giudiziario" nei confronti del leader Pdl, non è escluso che si possa arrivare ad un’iniziativa forte qual è quella delle "dimissioni di tutti i parlamemntari". A ipotizzare lo scenario è il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, intervenuto alla trasmissione "Citofonare Adinolfi" su Radio Ies, nel giorno in cui la Corte costituzionale deve pronunciarsi sul conflitto tra Berlusconi e i giudici di Milano per il no al legittimo impedimento chiesto dal Cavaliere nel 2010 nell’ambito del processo Mediaset.

"Sulla Corte Costituzionale incrocio le dita perché se vedessi i numeri, le appartenenze e gli orientamenti dovrei essere pessimista. Mi auguro ci sia buon senso e che si prenda atto della verità: il legittimo impedimento c’era", dice Gasparri. Che poi aggiunge: "È un periodo che vede vari pronunciamenti in attesa e se ci fosse un sistematico massacro giudiziario nei confronti di Berlusconi è impensabile che il Pdl possa assistere inerte al tentativo di una sua espulsione dalla vita democratica del Paese. Qualora ci fosse un epilogo negativo e, per noi di inaccettabile valore politico, avremmo tutto il diritto di assumere iniziative come, in ipotesi, le dimissioni di tutti i parlamentari Pdl.

Se non c’è praticabilità e la squadra esce dal campo, gli arbitri e i giudici devono considerare se la partita può andare avanti o meno".

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